lunedì 31 maggio 2010

Giro d'Italia a Ivan Basso, ultima tappa a Larsson

Il varesino ha definitivamente conquistato il Giro d'Italia 2010 (correrà anche il Tour) addirittura incrementando su Arroyo nella cronometro conclusiva di 15 km vinta dallo svedeve Gustav Larsson!
Lotta sul filo dei secondi per aggiudicarsi il terzo posto assoluto tra Vincenzo Nibali (6° a 23 secondi) e Michele Scarponi (9° a 35 secondi) che va al messinese per pochissimo (era in vantaggio alla vigilia di un secondo ed ha guadagnato in questi 15 km altri 12 secondi).
Nella crono di Verona ottimo secondo posto per il campione italiano della prova contro il tempo Marco Pinotti, all'intertempo aveva un vantaggio di 12 secondi ma poi nei km conclusivi sbaglia ad affrontare alcune curve ma comunque ottiene un ottimo piazzamento.
Il kazako Vinokourov e l'australiano Cadel Evans giungono rispettivamente 3° e 4°.
Classifica generale definitiva
1. Ivan Basso (Ita/Liquigas) in 87.44'01 (media oraria: 39,662)
2. David Arroyo (Spa) a 1'51
3. Vincenzo Nibali (Ita) 2'37
4. Michele Scarponi (Ita) 2'50
5. Cadel Evans (Aus) 3'27
6. Alexandre Vinokourov (Kaz) 7'06
7. Richie Porte (Aus) 7'22
8. Carlos Sastre Candil (Spa) 9'39
9. Marco Pinotti (Ita) 14'20
10. Robert Kiserlovski (Cro) 14'51
11. Damiano Cunego (Ita) 17'10
12. Bauke Mollema (Ola) 19'41
13. John Gadret (Fra) 23'03
14. Vladimir Karpets (Rus) 25'21
15. Mauricio Ardila Cano (Col) 32'29
16. Linus Gerdemann (Ger) 34'49
17. Dario David Cioni (Ita) 36'44
18. Steven Kruijwuijk (Ola) 37'27
19. Alexander Efimkin (Rus) 39'43
20. Hubert Dupont (Fra) 45'17.
Il commento alle altre tappe del Giro d'Italia 2010:

sabato 29 maggio 2010

Giro d'Italia, 29 maggio 2010, tappa a Tschopp

Una tappa sulla carta molto impegnativa visto che c'era da scalare il passo Gavia, la cima Coppi con Gpm a 2618 metri ma in realtà ha riservato emozioni solo negli ultimi 3 km sul Tonale-Ponte di legno.
La ventesima e penultima tappa di oggi era lunga 178 chilometri con partenza da Bormio e arrivo in salita sul Passo del Tonale dopo aver affrontato oltre 5 mila metri di dislivello.
Purtroppo il brutto tempo ha impedito le riprese della corsa prima del Passo Gavia ma è stato bravissimo Savoldelli con la moto in corsa a spiegare bene la situazione molto ingarbugliata.
In testa ai 60 km dal traguardo c'era Pirazzi con un minuto di vantaggio su un gruppo di inseguitori con nomi noti: Vinokourov, Sastre, Pinotti, Simoni, Moncoutié, Tschopp, ecc.
Il gruppo maglia rosa sempre pilotato dalla Liquigas era in ritardo di due minuti.
Successivamente viene raggiunto Pirazzi e davanti a 10 secondi di vantaggio sul solito gruppo ci sono Simoni e Moncoutié; sugli ultimi km, i più impegnativi del Passo Gavia al comando c'erano lo svizzero Tschopp e Simoni con Vinokourov e company a 30 secondi. Maglia rosa di Ivan Basso e dei migliori erano una trentina con un ritardo di un minuto e 40 circa.
Per Gilberto Simoni si trattava dell'ultima tappa in linea da affrontare (domani cronometro conclusiva di 15 km) visto che terminerà la carriera domani.
Appenderà le scarpe al chiodo dopo aver vinto due giri d'Italia (2001 e 2003), conquistato tappe anche al Tour de France e Vuelta di Spagna.
C'è stato un periodo in cui ha dimostrato di essere stato il più forte del mondo per le corse a tappe, secondo me nulla da invidiare ad Armstrong; solo che il texano dalla sua aveva la cronometro...
E' stato molto emozionante quando negli ultimi km di gara la moto da corsa l'ha intervistato; secondo me andrebbe fatto spesso tale intervista in corsa ai corridori e invece ci sono multe.
Sul Passo Gavia, Simoni vuole transitare per primo al Gpm ma lo svizzero Tschopp ha lo stesso obiettivo e quindi gli ultimi 100 metri sono stati una volata che ha vinto lo svizzero con grande rammarico e delusione del grande scalatore della Lampre.
Dietro non accade praticamente nulla ma la discesa è molto insidiosa con le strade che ai lati hanno metri di neve; si teme un attacco di Arroyo che ieri ha dimostrato di essere molto più forte di Ivan Basso in discesa ma la Liquigas è fortissima e non si è fatta sorprendere; Nibali in testa ha disegnato le curve per Ivan e con la forte velocità è stata dura per i rivali attaccarlo.
Tschopp è sceso dalla cima scatenato al punto da guadagnare secondi su secondi nei confronti del compagno di fuga Simoni che viene ripreso dagli inseguitori.
Il vantaggio è di un minuto nei loro confronti mentre la maglia rosa ad oltre 2 minuti.
Gilberto Simoni non va più avanti e il suo compagno di squadra Righi che nel frattempo aveva preso i primi, prosegue l'azione con Karpets e Vinokourov.
Sastre e Pinotti restano a una trentina di secondi dai primi inseguitori ma successivamente verranno ripresi dal gruppo maglia rosa.
Sull'ultima asperità non succede praticamente nulla con Tschopp ormai lanciato alla vittoria di tappa e dietro un Vinokourov per nulla arrendevole che ha tentato fino all'ultimo di andarlo a prendere insieme a Righi ma il vantaggio è stato sempre costante.
Ai 3 km dalla conclusione la monotonia del gruppo maglia rosa viene spezzata dallo scatto secco di Evans che si avvantaggia e rianima la corsa; Scarponi in lotta con Nibali per il gradino più basso del podio scatta ma Ivan Basso e Nibali non lo mollano.
Nel frattempo Evans aveva preso e superato Vinokourov e Righi mentre dietro Scarponi stacca Nibali e Basso non sa cosa fare: aiutare Nibali o inseguire Scarponi per togliergli gli 8 secondi d'abbuono?
Il veronese opta per la seconda opzione e si mette alla sua ruota mentre Arroyo perde secondi dalla maglia rosa.
Tschopp vince con 16 secondi di vantaggio su Cadel Evans e al terzo posto gli 8 secondi d'abbuono li conquista Basso in volata su Scarponi e si porta a 1 minuto e 15 secondi di vantaggio in classifica generale su Arroyo (giunto a 40 secondi dal vincitore) ipotecando il suo secondo Giro d'Italia.
Arroyo e Nibali giungono a distanza di due secondi tra loro.
Vincenzo Nibali tiene la terza posizione dall'attacco di Scarponi per un secondo!
Vinokourov negli ultimi 2 mila metri perde tantissimi minuti e giunge al traguardo con un distacco pesante ma peggio di lui fa Carlos Sastre giungendo con oltre 4 minuti di ritardo dal vincitore di tappa.
Il commento alle altre tappe del Giro d'Italia 2010:

venerdì 28 maggio 2010

Giro d'Italia, tappa dell'Aprica a Scarponi

La 19a tappa di oggi era tra le più dure del Giro d'Italia 2010 con il Mortirolo e l'Aprica.
La Brescia-Aprica di 195 km è stata vinta da Michele Scarponi che ha ricevuto il giusto ringraziamento da Ivan Basso e Vincenzo Nibali della Liquigas che hanno raggiunto il loro obiettivo: far indossare la maglia rosa al veronese!
Gara bellissima con Stefano Garzelli che a 65 km dal traguardo in una salita molto impegnativa, Trivigno, stracca il gruppo maglia rosa e si porta tutto solo all'inseguimento del quartetto di testa che resta in due con Failli, compagno di squadra dell'ex vincitore del Giro d'Italia, che aiuta il suo capitano aspettandolo.
Dietro la Liquigas a tutta e il gruppo dei migliori resta con poche unità; terminata la salita Garzelli con il suo compagno di squadra si portano in testa e proseguono con oltre un minuto di vantaggio sugli inseguitori.
Sul Mortirolo c'è uno spettacolo come sempre con Garzelli tutto solo al comando in vantaggio di un minuto e mezzo su Ivan Basso, Nibali e Scarponi che staccano gli altri big Sastre, Evans e Vinokourov.
La maglia rosa Arroyo decide sin dai primi km di salire con il proprio passo e arriverà in vetta alla salita di Pantani con un ritardo di un minuto e 55 secondi dal terzetto di testa che durante i 12 km di erta durissima recuperano il gap e superano Garzelli (4 italiani in testa per diversi minuti).
Vinokourov a 50 secondi ed Evans staccato di 1 minuto e 43.
Incredibile ma vero, la discesa molto tecnica e soprattutto con strada bagnata diventa una chimera per Ivan Basso che scende pianissimo con Nibali costretto a rallentare per disegnargli la giusta traiettoria. Scarponi non ha tirato un metro.
Scatenata la maglia rosa Arroyo che si butta giù come un missile e va a riprendere e superare tutti quelli che erano davanti a lui fino ad agganciare Vinokourov a un minuto di svantaggio dai primi.
Chilometro dopo chilometro il tandem recupera vistosamente sui primi fino a portarsi a 39 secondi di ritardo.
Praticamente lo spagnolo leader della generale aveva recuperato a Basso e company un minuto e 20! 
Ma gli ultimi 20 km sono stati senza più discesa pericolosa ma di falso piano e salita dura soprattutto gli ultimi 7 km, quindi davanti hanno riguadagnato.
Lentamente lo svantaggio di Arroyo e Vinoukorov ritorna inesorabilmente a salire fino al minuto; davanti Scarponi collabora moltissimo e il gruppo di Sastre ed Evans con un sorprendente Gadret (secondo nella cronoscalata di Plan de Corones) che iniziano l'arrampicata finale collaborando ma poi la stanchezza ha preso il sopravvento con un Arroyo che si trova da una speranza d'aiuto (avendo aspettato quelli dietro) ad una nervosa condotta di gara nel tentativo di ottenere collaborazione dagli altri uomini di classifica.
Davanti Ivan Basso scatenato con Nibali e Scarponi incollati che lo aiutano efficacemente nei tratti veloci; il vantaggio da 44 secondi ai 20 km dall'arrivo diventano prima un minuto e poi un minuto e mezzo.
Ai meno 10 Arroyo è praticamente fermo insieme agli altri 6 all'inseguimento mentre davanti salgono molto forte.
Il vantaggio sale a vista d'occhio negli ultimi 5 km con il cronometro che segna i 3 minuti di ritardo della maglia rosa da Ivan Basso che diventa prima nuovo leader virtuale e al traguardo ufficiale dopo l'arrivo del gruppetto di Arroyo a 3 minuti e 6 secondi di ritardo.
Il gruppetto è arrivato a poco più di tre minuti, regolato in volata da Vinokourov. In classifica generale adesso il varesino della Liquigas ha 51 secondi di vantaggio su David Arroyo. Al terzo posto a 2’30" il suo compagno di squadra "Lo squalo dello Stretto" Vincenzo Nibali e quarto lo scalatore Michele Scarponi, con un distacco di 2’49".
Onore allo spagnolo Arroyo che fino all'ultimo ha difeso il simbolo del primato con le unghie e con i denti giungendo sul traguardo stremato.
Gli abbuoni sono per tutte le tappe tranne le cronometro di 20 secondi per il vincitore, 12 per il secondo e 8 per il terzo.
La storia si ripete! Il 28 maggio 2006 infatti Basso vinse il suo primo Giro d'Italia: cambiano gli avversari ma il protagonista è sempre lui!
Il commento alle altre tappe del Giro d'Italia 2010:

giovedì 27 maggio 2010

Giro d'Italia 2010, 18a tappa a Greipel

Da poco conclusa la breve frazione di 156 km che portava la carovana da Levico Terme a Brescia per una tappa pianeggiante per velocisti.
All'attacco l'italiano Marangoni e il belga Kaisen che avevano 1 minuto e 24 secondi di vantaggio sotto il cartello dei meno 20 km dalla conclusione.
Il loro vantaggio scende fino ai 20 secondi dei 4 km dal traguardo con il belga che si stacca in un leggero tratto di salita e Marangoni tutto solo in testa fino all'ultimo km.
In testa a tirare nel gruppo anche la Liquigas con Agnoli seguito da Ivan Basso.
Curve molto insidiose e poi volatona finale con Pozzato che cerca di fare la volata spalleggiandosi con altri velocisti ma poi Graipel dell'HTC vince senza problemi sul traguardo di Brescia: alla città fu dato l'appellativo "Leonessa d'Italia" da Aleardo Aleardi, nei suoi Canti Patrii. La fortuna dell'espressione si deve però a Giosuè Carducci, che volle rendere omaggio a Brescia per la valorosa resistenza contro gli oppressori austro-ungarici durante l'insurrezione delle dieci giornate, nell'ode Alla vittoria tra le rovine del tempio di Vespasiano in Brescia nelle Odi barbare.
Al secondo posto Dean e al terzo Dell'Antonia. Quarto Henderson e quinto Hondo.
Stavo notando che a parte Farrar, poi nessuno ha vinto 2 tappe.
Il commento alle altre tappe del Giro d'Italia 2010:

mercoledì 26 maggio 2010

Giro d'Italia, 17a tappa a Monier

Il francese Damier Monier si aggiudica la 17a tappa del Giro d'Italia di oggi 26 maggio 2010 con partenza da Brunico e arrivo a Peio Terme dopo 173 km.
Al km 54 è partita una fuga di 16 corridori tra cui i due italiani Stortoni e Marzano e corridori importanti come Sörensen, Hondo, Ignatiev, Moreno ed Efimkin. Il vantaggio massimo acquisito è stato di 12 minuti mentre sul finale il gruppo tirato dalla Liquigas ha recuperato molto tempo.
Negli ultimi 10 km in avanti restano in tre mentre gli altri fuggitivi non trovano l'accordo per organizzare l'inseguimento.
Gli ultimi 3 km sono stati tutti di salita con punte del 12% ma i big son rimasti insieme con Nibali e Basso davanti. Negli ultimi metri Scarponi è scattato regolando il resto del gruppo maglia rosa composto da una quindicina di unità ma non ha guadagnato nessun secondo per la generale, quindi classifica immutata.
Il commento alle altre tappe del Giro d'Italia 2010:

martedì 25 maggio 2010

Giro d'Italia, cronoscalata Plan de Corones a Garzelli

La 16a tappa del Giro d'Italia di oggi 25 maggio 2010 era l'attesissima cronoscalata con arrivo a Plan de Corones (a 2.273 metri. Partenza da San Vigilio di Marebbe) di quasi 13 km che ha visto trionfare Stefano Garzelli con un tempo poco sopra i 41 minuti.
Al secondo posto si è piazzato Cadel Evans, giunto con un ritardo di 42 secondi dall'uomo della squadra Acqua & Sapone.
Ivan Basso, giunto 6° a 1 minuto e 10 secondi dal vincitore, perde 28 secondi dall'australiano Cadel Evans che ha affrontato la prova a tutta mentre sia Arroyo che Porte hanno perso più di un minuto dall'uomo Liquigas.
Adesso in classifica generale Basso ha 2'27" (erano 3'33'') di ritardo da Arroyo mentre Porte viene scavalcato trovandosi adesso a 2'36" dalla maglia rosa.
Vincenzo Nibali, giunto 4°, supera Vinokourov in classifica generale.
Sempre per la classifica maglia rosa, Cadel Evans recupera qualcosa ma si trova alle spalle dell'italiano mentre Carlos Sastre esce definitivamente di scena perdendo oggi 1 minuto e 21 secondi da Ivan Basso ma nell'intervista post gara non si da per vinto e promette battaglia fino all'ultimo.
La cronoscalata presentava tratti al 24% ai 250 metri finali con tratti di sterrato e tantissimi appassionati che incitavano i ciclisti come accade spesso quando vengono affrontate salite impegnative.
Franco Pellizzotti vinse qui nel 2008 in una tappa del Giro d'Italia, anche in quel caso la 16a ed era cronoscalata di 13 km.Il commento alle altre tappe del Giro d'Italia 2010:

lunedì 24 maggio 2010

Mourinho va via

Visto che in questi giorni sto commentando sul blog sia le imprese dell'Inter che ha conquistato un tris di tituli da leggenda che quelle dei ciclisti impegnati nella corsa a tappe rosa del Giro d'Italia, oggi vorrei accomunare i due fattori paragonando il nostro timoniere Mourinho ad un ciclista che dopo aver scalato quest'anno un monte come lo Zoncolan o il Mortirolo o qualsiasi erta vogliate, ha deciso di abbandonare la squadra giunto in cima.
Chi sarebbe il matto che dopo aver vinto si ritufferebbe a capofitto su un'altra montagna da scalare?
Con la vittoria della Champions vincendo per 2 a 0 con il Bayern Monaco, del campionato battendo il Siena per 1 a 0 all'ultima giornata e della Coppa Italia a Roma allo stadio Olimpico per 1 a 0 ha dimostrato di essere il più forte del mondo, un vincente che ha zittito tutti i critici e i vari detrattori che sono stati sempre pronti ad aspettarlo al varco al minimo cedimento per schernirlo!
Ricominciare il prossimo anno con l'Inter per lui significherebbe scalare nuovamente l'Everest e quindi perchè non ripartire con una nuova avventura dove non sentirebbe l'enorme pressione addosso?
Mourinho se ne va al Real Madrid, non è ufficiale ma al 99% sarà così, ha vinto contro tutto e tutti, ha lasciato una grossa eredità al suo successore e soprattutto una mentalità vincente, cosa vogliamo in più dal mitico?
Un grosso in bocca al lupo allo Special One per la sua nuova avventura e grazie.

domenica 23 maggio 2010

Giro d'Italia, 23 maggio 2010, 15a tappa sullo Zoncolan a Ivan Basso

La 15a tappa del Giro d'Italia di oggi 23 maggio 2010 era la Mestre-Monte Zoncolan di 222 km che non ha deluso le attese dimostrandosi bellissima con la Liquigas sempre in testa a tirare negli ultimi km.
Un gruppo di 6 corridori in testa con un vantaggio di oltre 13 minuti a meno di 90 km dall'arrivo tra cui c'era l'italiano Reda e il francese Pineau.
Nella salita del Duron, 4 km con punte massime del 18% il vantaggio dagli 8 minuti scende a 5 al Gpm con Reda che perde contatto dalla testa della corsa.
Il gruppo dei migliori è tirato a tutta dal solito Sylvester Szmyd della Liquigas. In vetta infatti restano in 20 ma nella discesa successiva rientrano una decina mentre si staccano definitivamente Wiggins e Tondo Volpini (terzo in classifica generale) che accuserano all'arrivo un ritardo molto elevato.
Ai meno 25 km dal traguardo i fuggitivi hanno un vantaggio di 4 minuti e 20 secondi mentre la Rai mostra le immagini del Monte Zoncolan gremito di amanti del ciclismo: ben 150 mila appassionati!
L'ex fuggitivo Reda viene ripreso ai 20 km circa con il plotone tirato a tutta da Agnoli, in testa per diversi km a fare l'andatura.
Il durissimo Monte Zoncolan inizia proprio ai 10 km dal traguardo e presenta una massima pendenza del 22% e una media dell'11% con gli ultimi 7 km al 15% di media!
I fuggitivi hanno solo un vantaggio di 3 minuti e restano sui primi metri della rampa in 4 visto che il francese Le Flosh perde subito contatto.
Ai 7.3 km dalla conclusione inizia lo spettacolo con lo scatto di Ivan Basso in testa seguito da uno strepitoso Scarponi e da Cadel Evans mentre Vinokourov e gli altri perdono subito contatto; i fuggitivi hanno 1 minuto e 43 secondi di vantaggio su di loro.
Ai 6 km dalla conclusione Ivan Basso prova un'accellerazione sempre non alzandosi sui pedali ma Evans resta incollato mentre Scarponi perde contatto.
Queste immagini sono bellissime, Ivan va fortissimo e sembra il fenomeno del 2006 ma soprattutto i suoi scatti senza alzarsi sui pedali ricordano il mitico Miguel Indurain; Cadel Evans invece è sui pedali tirandosi tutto in avanti come se fosse a tutta e in procinto di mollare ma si piega ma non si spezza.
Nel frattempo il vantaggio tra il tandem di testa e gli altri rivali si fa sempre più ampio con Scarponi che nel giro di pochi metri perde diversi secondi e sia Nibali che Arroyo distanziati di oltre 2 minuti.
Ai 3.7 km dal traguardo l'ennesima accellerata di Ivan Basso che stacca definitivamente Evans in un duello d'altri tempi che ricorda quello tra Pantani e Tonkov.
Basso precede ai tre km all'arrivo Evans di ben 30 secondi mentre tutti gli altri inseguitori sono ad oltre 1 minuto con la maglia rosa Arroyo ad oltre 3 minuti con Sastre.
In basso l'ordine d'arrivo della tappa:
Ivan BASSO 6h21'58"
2 Cadel EVANS (1)'19"
3 Michele SCARPONI (1)'32"
4 Damiano CUNEGO (1)'58"
5 Alexandre VINOKOUROV 2'26"
6 Carlos SASTRE 2'44"
7 Vincenzo NIBALI 3'07"
8 Marco PINOTTI 3'20".

Da notare che Gilberto Simoni nel 2007 impiegò 39 minuti per scalare lo Zoncolan, mentre Ivan Basso oggi 40 minuti circa.

La classifica generale del Giro d'Italia dopo la 15a tappa:
1 Arroyo
2 a 2′35 Richie Porte
3 a 3′33 Ivan Basso
4 a 4′21″ Carlos Sastre.

A questo punto il Giro d'Italia è sempre più un duello tra Basso e Arroyo con Sastre che se riprende la condizione del 2008 potrebbe dire la sua anche se finora ha dimostrato di non essere per nulla in forma.
Tre minuti e mezzo da recuperare per l'italiano Liquigas sullo spagnolo sono tanti ma visto come è andata oggi sullo Zoncolan, credo che basti la fotocopia sul tappone del Mortirolo che si disputerà in settimana per recuperarli.
Nibali è a 6 minuti e 5 secondi di ritardo mentre ieri era a 6 minuti e 51 ma il fatto che oggi abbia perso molto dal suo capitano dimostra ancora una volta che la gerarchia in casa Liquigas se fino ad ieri era aveva qualche dubbio, oggi è chiarissima!
In basso il commento alle altre tappe del Giro d'Italia 2010:

Inter-Bayern record d'ascolti

Su Raiuno ieri sera, sabato 22 maggio, per la finale di Champions League 2010 tra Inter e Bayern Monaco ben 11 milioni 509mila telespettatori e uno share del 44.30%!
L'incontro ha superato piu' volte i 12 milioni di telespettatori con picchi di share del 50 per cento.
Nel primo tempo 11 milioni 90mila telespettatori con il 43.50 di share e nel secondo 11 milioni 908mila pari al 45.03.
A questi 12 milioni di spettatori di Raiuno vanno aggiunti i 2.379.000 di Sky e i 600 mila di Premium Calcio per un totale complessivo che supera i 14 milioni!
Per la finale di Coppa Italia Roma-Inter ci furono su Raiuno 11 milioni di telespettatori; per la semifinale di Champions League di ritorno Barcellona-Inter oltre 10 milioni spettatori mentre per l'andata Inter-Barcellona 9 milioni di spettatori.

Bayern-Inter, 22 maggio 2010, 0-2

CAMPIONI D'EUROPAAA CAMPIONI D'EUROPAAA solo questo grido in questa notte magica che ha visto l'Inter conquistare la Coppa dalle grandi orecchie per la terza volta nella sua storia!!!
Nel celebre post su Inter-Bayern Monaco analisi e pronostici avevo fin troppo sottovalutato l'avversario che è andato in finale chissà come e soprattutto con una fortuna sfacciata e che invece ieri sera ha giocato davvero bene e fino al gol di Milito sembrava giocare meglio con un possesso palla addirittura doppio (63% contro 37%).
Ho temuto di più per la doppia sfida della semifinale di Champions, dove su Inter - Barcellona pronostici e analisi avevo paura che si perdesse e invece un pò grazie all'infortunio di Iniesta, un pò grazie al vulcano islandese che ha scombinato i programmi ai Blaugrana, l'Inter è andata in finale conquistando il terzo trofeo della stagione che prima era successo solo a 5 squadre ed entrando dunque nella leggenda
La vittoria dell'Inter è anche quella dell'Italia intera visto che con questa vittoria nel Ranking Uefa è stata scavalcata nuovamente la Germania e il prossimo anno avremo ancora 4 possibili squadre in Champions League!
Una vittoria dei nerazzurri fin troppo meritata e legittimata avendo battuto le squadre più forti d'Europa: Chelsea, Barcellona e quindi il sorprendente Bayern Monaco.
In basso il tabellino della finale di Champions League 2010 e le formazioni che sono le stesse che avevo annunciato alla vigilia:
Bayern Monaco: 22 Butt; 21 Lahm, 5 Van Buyten, 6 Demichelis, 28 Badstuber; 10 Robben, 17 Van Bommel, 31 Schweinsteiger, 8 Altintop (18' st Klose); 25 Muller; 11 Olic (29' st Gomez)
A disposizione: 1 Rensing, 13 Goerlitz, 26 Contento, 23 Pranjic, 44 Tymoshchuk
Allenatore: Louis Van Gaal
Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 26 Chivu (23' st Stankovic); 4 Zanetti, 19 Cambiasso; 27 Pandev (34' st Muntari), 10 Sneijder, 9 Eto'o; 22 Milito (46' Materazzi)
A disposizione: 1 Toldo, 2 Cordoba, 17 Mariga, 45 Balotelli
Allenatore: José Mourinho
Arbitro: Howard Webb (Inghilterra)
Ammoniti: 25' Demichelis, 30' Chivu, 33' st Van Bommel.
In basso gli highlights di Inter-Bayern Monaco:

doppietta del Principe Diego Milito al 35' e 25' st che porta l'Inter sul tetto d'Europa!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sull'altro blog il commento dettagliato alla partita Bayern-Inter 0-2.

sabato 22 maggio 2010

Bayern Monaco-Inter formazioni

Ecco le formazioni ufficiali di oggi 22 maggio 2010 ore 19 e 20:
INTER: Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Stankovic, Cambiasso; Pandev, Sneijder, Eto'o; Milito. All. Mourinho
BAYERN MONACO: Butt; Lahm, Van Buyten, Demichelis, Badstuber; Van Bommel, Schweinsteiger; Robben, Muller, Altintop; Olic. All. Van Gaal.
Come vedere sono le stesse di quelle ipotizzate alla vigilia come probabili con Pandev dal primo minuto e può darsi che faccia staffetta con Balotelli.

Giro d'Italia, 14a tappa Ferrara-Asolo di 205 km a Vincenzo Nibali

Una tappa bellissima anche oggi 22 maggio 2010, la 14a del Giro d'Italia che si correva da Ferrara ad Asolo per 205 km.
Prima ora di gara corsa a 51 km orari di media con cinque corridori in fuga tra cui gli italiani Bisolti e Pozzato. Il vantaggio massimo degli 8 minuti è lentamente sceso ai 5 anche grazie al grande lavoro della Liquigas che si è confermata la squadra più forte della corsa rosa.
La salita del Monte Grappa era di 19 km e prima Agnoli e poi Sylvester Szmyd sgretolano il gruppo maglia rosa con i capitani della Liquigas Nibali e Basso alla loro ruota.
Grande gioco di squadra del team verde che sacrifica il migliore in classifica generale (Agnoli) per i più forti.
A questo punto davanti in fuga scatta l'taliano Bisolti che prosegue in testa per diversi km con un vantaggio di 2 minuti sul gruppo dei big e la maglia rosa.
Scatta Wiggins che raggiunge il suo compagno di squadra ma nonostate il suo aiuto dopo qualche km di salita è costretto ad alzare bandiera bianca perchè dietro vanno fortissimo grazie a Szmyd che si conferma un gregario eccellente.
Scatta Nibali e il banco salta con Basso, Scarponi e Cadel Evans a ruota mentre Vinokourov rimane attardato e fatica ad andare avanti, però è a pochi metri dal gruppo di testa; successivamente verrà ripreso da Sastre che si trovata qualche secondo indietro, Arroyo subito dopo; Garzelli va pianissimo (giungerà sul traguardo di Asolo con 19 minuti di ritardo dal primo) mentre Gilberto Simoni fa tenerezza a vederlo staccato quasi subito, alle prime rampe (spero che domani sulla durissima tappa dell Zoncolan possa vincere).
La maglia rosa Porte perdeva contatto mentre Arroyo, secondo in classifica generale, si trovava avvantaggiato su di lui.
In cima transitano i primi 4: Nibali, Evans, Basso e Scarponi (complimenti a Savoldelli che in cronaca aveva intuito che lo scalatore stava benissimo e avrebbe fatto una grande gara); a seguire Vinokourov e Sastre staccati di quasi un minuto, Arroyo sui due minuti mentre la maglia rosa Porte a 3 minuti.
In discesa Nibali sfrutta le sue grandi doti di velocista (Savoldelli dice di vederlo fortissimo e se lo dice lui che dopo Fiorenzo Magni è il più forte discesista di tutti i tempi allora vuol dire che Nibali è andato giù divinamente) e guadagna sul terzetto che vede il suo compagno di squadra Ivan Basso in grosse difficoltà; da premettere che l'asfalto era bagnato per via della pioggia.
Vinokourov stacca Cadel Evans e si porta tutto solo all'inseguimento ma il vantaggio per lui sale.
Dal GPM del Grappa al traguardo ci sono 40 km ma dopo la discesa ci sono 15 km di pianura dove Nibali conserva il suo vantaggio di 40 secondi sui tre inseguitori (ovviamente Basso non tira avendo il compagno di squadra davanti) e un minuto e mezzo su Vinokourov.
Arroyo distanziato di oltre tre minuti trova l'alleanza di Cunego e Wiggins e nel tratto in pianura guadagnerà fino a un minuto.
Sul traguardo Nibali precede di 23 secondi il terzetto regolato da Ivan Basso (bisogna ricordare che vanno aggiunti gli abbuoni di 20 secondi per il vincitore e 12 per il secondo) mentre Scarponi giunge terzo (8 secondi abbuono) e Cadel Evans quarto.
Arroyo è giunto a 2 minuti e 25 secondi dal messinese e ha conquistato la maglia rosa visto che Porte è giunto con oltre 4 minuti di ritardo.
In basso la classifica generale della maglia rosa:

ARROYO DURAN David  ESP 
2  PORTE Richie AUS a 0:39
3  TONDO VOLPINI Xavier ESP a 2:12
4  KISERLOVSKI Robert CRO a 2:35
5  GERDEMANN Linus GER a 3:52
SASTRE CANDIL Carlos ESP a 5:27
7  WIGGINS Bradley GBR a 6:32
NIBALI Vincenzo     ITA a 6:51
VINOKOUROV Alexandre KAZ a 7:15
10  EVANS Cadel AUS a 7:26
11  BASSO Ivan ITA a 7:43
12  SCARPONI Michele ITA a 9:02
13  PINOTTI Marco ITA a 10:23
14  KARPETS Vladimir RUS a  10:45
15  CUNEGO Damiano ITA a 11:11   
In corsivo ho inserito i nomi dei favoriti per la vittoria finale, Arroyo è forte e si trova con un vantaggio di 7 minuti su Nibali e gli altri che hanno dimostrato di essere i più forti.
Sastre appare fuori forma ma ha un minuto e mezzo su Nibali.
La Liquigas deve attaccare anche nelle prossime tappe impegnative e se in questa tappa con un Gran Premio della Montagna lontano dal traguardo 40 km e con pendenze importanti solo nell'ultimo tratto di 4 km della salita è riuscita a scemare così bene il gruppo, penso che il gap da colmare con la maglia rosa non sia un'utopia!
La vittoria di Nibali oggi è la terza vittoria italiana consecutiva dopo quelle di Pozzato e Belletti.
In basso il commento alle altre tappe del Giro d'Italia 2010:

Inter-Bayern Monaco per la tripla da leggenda

L'attesa finale di Champions League tra Inter e Bayern Monaco, in diretta su Raiuno, stasera 22 maggio 2010 a partire dalle 20.45, oltre alla "coppa con le orecchie" che assegna il titolo di club campione d'Europa mette in palio per entrambe le squadre la possibilità di conquistare una "tripletta" di titoli vinti in un'unica stagione che li proietterebbe nella storia.
In passato il grande slam di aggiudicarsi campionato-coppa nazionale-Champions (o Coppa dei Campioni) è riuscita finora solamente a 5 squadre: al Celtic nel 1967, all'Ajax nel '72, al PSV Eindhoven nel 1988, al Manchester United nel 1999 e al Barcellona 2009.
Tra queste cinque solo Ajax, Manchester e Barcellona oltre alla tripla si aggiudicarono anche la quaterna vincendo la Coppa Intercontinentale (attuale Mondiale per club).
Come ho scritto in un vecchio post una squadra per entrare nella leggenda deve essere davvero forte e non fortunata (il Bayern quest'anno è stata aiutata da Ovrebo nella partita contro la Fiorentina e senza la vittoria per 4 a 1 con la Juventus sarebbe stata addirittura eliminata nella fase a gironi) e quindi tra le 5 formazioni citate sopra, solo l'Ajax del grande Crujff e il Manchester United del 1999 del grande Schmeichel secondo me valgono davvero un posto nell'Olimpo del calcio!
Tante squadre fortissime non sono riuscite ad aggiudicarsi la tripla ma non hanno nulla da invidiare alle 5 citate, tra cui citerei il Milan degli olandesi, l'Inter del mago Herrera e il Real Madrid di Di Stefano (nel post in alto ci sono i collegamenti alle altre).

La partita di stasera è a tutti gli effetti uno scontro tra titani con tante curiosità:
i nerazzurri campioni d'Italia e vincitori della coppa nazionale (diventeranno il primo club di serie A ad ottenere l'en-plein di vittorie nelle tre diverse competizioni) contro i bavaresi campioni di Germania e vincitori della coppa nazionale; i due olandesi scartati dal Real Madrid Sneijder contro Robben, la sfida tra i due bomber Olic e Milito, i tecnici tra i più forti al mondo Mourinho contro Van Gaal, gli assenti Ribery e Thiago Motta, il fortissimo difensore Lucio che l'anno scorso giocava a Monaco.

Non dimentichiamo che Inter-Bayern Monaco è anche fondamentale per il Ranking Uefa Italia-Germania.
Se tutto questo non vi è bastato, bisogna sapere che la società vincitrice di stasera al Bernabeu di Madrid si aggiudicherà la somma di oltre 120 milioni di euro fra vendita dei biglietti, denaro in palio, sponsor e accordi televisivi; senza contare la quotazione sul mercato dei propri giocatori che lieviterà di molto.

Ranking Uefa Inter-Bayern

Mourinho nella conferenza stampa della vigilia di Inter-Bayern Monaco ha detto "Un tifoso del Milan e della Juve non può tifare l’Inter" e in effetti si sa che è così, come io non ho mai tifato loro contro le straniere nell'era Moggiopoli (anzi da ringraziare l'Olympique Marsiglia del 1993, l'Ajax del 1995, il Borussia Dortmund del 1997 [questa addirittura con i caroselli per le strade, gemellati con i milanisti per una sera], Liverpool del 2005 [ancora ho in testa il motivetto "Perchè perchè tu alla coppa ci credevi per davvero e al primo tempo vincevi 3 a 0... perché perché… 3 a 1, 3 a 2, 3 a 3!!!").
Il problema però stasera non è di rivalità ma di Ranking Uefa! 
Stringiamoci a Coorte perchè solo un successo dell'Inter nei 90' regolamentari o dopo i supplementari, nella finale di Champions League Inter-Bayern del Bernabeu di Madrid di stasera, può garantire all'Italia la presenza di 4 squadre nell'edizione 2011-2012 del massimo torneo continentale per club.
In questo momento infatti nel ranking Uefa, la Germania precede l'Italia di 0,155 punti!
Quindi ripeto:  
solo se i nerazzurri stasera battessero il Bayern Monaco prima dei calci di rigore, il calcio italiano effettuerebbe il sorpasso.
Se ciò non avviene, la quarta classificata nel prossimo campionato (2010-11) di serie A nel 2011-12 parteciperà all'Europa League a discapito di quella tedesca.
Ciò comporterebbe una crisi pesante del calcio italiano in Europa con inevitabile notevole ridimensionamento dei nostri team; si perderebbe anche competitività.
E poi parliamoci chiaro... 
la Germania è sempre troppo avanti rispetto a noi come mentalità, politica, economia e tutto... ci vogliamo fare superare anche nell'unica cosa che ci dà orgoglio proprio ora che L'ITALIA E' ATTUALE CAMPIONE DEL MONDO e tra due mesi non si sa?
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Mourinho conferenza stampa pre Bayern-Inter 21 maggio 2010

In basso il video della conferenza stampa di Mourinho (nel collegamento quella interessante del 18 maggio 2010) alla vigilia di Bayern Monaco-Inter, finale di Champions League di stasera 22 maggio 2010 diretta su Raiuno a partire dalle ore 20 e 45:

Special One in questi 9 minuti fa esordisce parlando del suo rapporto con Van Gaal:
"Abbiamo lavorato insieme tre anni, la mia casa e la sua distavano 50 metri e si lavorava per 24 ore. Abbiamo avuto un rapporto per me speciale. E’ stato un piacere lavorare per lui. Come ho detto qualche giorno fa, lavoravo come un animale, ma con tantissimo piacere. Ho imparato da lui che per arrivare devi lavorare tanto, e questo mi è rimasto. Sembra ieri, invece sono passati 12-13 anni. Non dimentico il periodo e la persona, che è stata fantastica con me" e poi parla del fatto che per molti tifosi nerazzurri è la prima volta che vedono l'Inter in finale della Coppa dalle grandi orecchie visto che non si arrivava in finale da ben 38 anni e che non si vince da 45 anni.
Tante frasi ad effetto del grande Mourinho come quella dedicata al presidentissimo: "Mi piacerebbe domani vedere Moratti piangere con la coppa in mano. Vorrei vedere una foto come quella di suo padre con la coppa ad Appiano Gentile. Per tutta la famiglia Moratti sarebbe una cosa incredibile e mi piacerebbe tanto tanto tanto dare il mio piccolo contributo per far succedere qualcosa di fantastico per loro".
In conferenza dice ciò che pensa anche del tifo italiano contro l'Inter stasera:
"Non conosco un tifoso del Benfica che tifava Porto e viceversa, quando hanno giocato le finali. E’ la nostra cultura, e anche la vostra. Un tifoso del Milan e della Juve non può tifare l’Inter. E’ la normalità e non è un problema. I tifosi del Real non sono tristi di non vedere qui il Barcellona. Non possiamo cambiarci".

venerdì 21 maggio 2010

Inter-Bayern Monaco, 22 maggio 2010, Raiuno ore 20 e 45

La finale di Champions League tra Inter e Bayern Monaco di domani sera, 22 maggio 2010, sarà trasmessa in diretta su Raiuno a partire dalle ore 20 e 45.
Arbitra l'inglese Howard Webb.
Altri post su Inter-Bayern Monaco:

Giro d'Italia, 13a tappa, Porto Recanati-Cesenatico a Belletti

Altra vittoria italiana dopo quella di Pozzato nella tappa di oggi, la 13a del Giro d'Italia 2010 che portava la carovana da Porto Recanati nelle Marche fino a Cesenatico per 223 km complessivi; le strade del compianto Marco Pantani, morto il 14 febbraio 2004 che si tingono di sue immagini con scritte dappertutto: a distanza di 6 anni il suo ricordo èvivo più che mai perchè di campioni ce ne sono tanti, di miti pochi ma le leggende si contano in una mano.
A vincere è stato Manuel Belletti della Colnago: un corridore che vive in queste zone; una fuga di 12 corridori con Karpets ad inseguire (giungerà sul traguardo con 5 minuti di ritardo, mentre precederà il plotone della Maglia Rosa di quasi 3 minuti), scattato nella salita di 4.8 km che portava al 2° Gpm a Borbotto, dove la pendenza toccava il 15% (Marzano nel gruppetto di testa ha fatto l'andatura per diverso tempo)!
Negli ultimi km i fuggitivi si spezzano in tre tronconi perchè non c'è accordo e si danno battaglia mentre il gruppo maglia rosa con i big prosegue a velocità lenta con l'andatura della Liquigas.
A 5 km dalla conclusione in testa 5 corridori tra cui l'italiano Facci ma all'ultimo km tutti insieme.
Il gruppo maglia rosa giunge con oltre 7 minuti di ritardo dal vincitore di tappa.
Il commento alle precedenti tappe del Giro d'Italia 2010:

Inter-Bayern Monaco probabili formazioni

Siamo alla vigilia della finale di Champions League tra Bayern e Inter che si disputerà allo Stadio Bernabeu di Madrid domani sera ore 20.45; ecco le formazioni più probabili:
INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Cambiasso; Eto´o, Sneijder, Pandev; Milito. A disposizione: Toldo, Cordoba, Materazzi, Stankovic, Muntari, Balotelli, Arnautovic. Allenatore: Josè Mourinho che il 18 maggio ha tenuto la conferenza stampa molto interessante.

BAYERN MONACO (4-2-3-1): Butt; Lahm, Demichelis, Van Buyten, Badstuber; Schweinsteiger, Van Bommel; Robben, Muller, Altintop; Olic. A disposizione: Rensing, Contento, Pranjic, Gorlitz, Tymoshchuk, Klose, Gomez. Allenatore: Louis Van Gaal.

L'arbitro sarà l'inglese Howard Webb.

Entrambe le squadre hanno vinto nelle loro rispettive nazioni lo scudetto e la coppa nazionale e sono alla ricerca della tripla che le proietterà nella storia
.

giovedì 20 maggio 2010

Giro d'Italia, 12a tappa a Pozzato

Finalmente una vittoria italiana (individuale, visto che ha vinto la crono a squadre la Liquigas) a questo Giro d'Italia 2010 e ancora oggi spettacolo tra le strade della corsa a tappe con una fuga a 12 km dalla conclusione in una salita di 3a categoria!
La 12a tappa si è corsa da Città Sant’Angelo a Porto Recanati per complessivi 206 km.
Al nono km dall'inizio Flens parte in fuga e viene raggiunto anche da Krivstov e Kaisen.
Il terzetto lentamente accumula un buono vantaggio e al km 42 è di ben 8’ dal gruppo maglia rosa.
Il vantaggio cala perchè dietro vanno fortissimo e ai meno 14 km dalla conclusione i tre vengono ripresi dagli scatti del gruppo proprio su un Gpm di terza categoria.
In questi 2 km non tanto impegnativi però succede di tutto con i big all'attacco e i loro gregari dietro a spezzare i cambi; Cadel Evans resta indietro e non avendo squadra si porta a far l'andatura come un gregario qualsiasi!
I secondi di vantaggio sono appena 10 ma salgono addirittura a 20 (per poi scendere lentamente) con Cadel Evans solo contro tutti quelli davanti e si trova addirittura ad alzare le mani con quelli che si portano in testa per rallentare l'inseguimento: molto animata con Mazzanti e quindi Righi della Lampre.
I primi tre della tappa: il campione italiano Pozzato (favoritissimo tra i primi in fuga), che ha preceduto i francesi Thomas Voeckler (Bbox Bouygues Telecom) e Jerome Pineau (Quick Step). Poi gli altri componenti del gruppo di testa erano: Ivan Basso e Vincenzo Nibali della Liquigas, Damiano Cunego (Lampre), Michele Scarponi (Androni Giocattoli), Stefano Garzelli (Acqua&Sapone) e l’ex maglia rosa Alexandre Vinokourov (Astana) e Pinotti.
A 10 secondi esatti arrivano gli inseguitori con McEwen che regola in volata il gruppo con Sastre, il campione del mondo Evans e la maglia rosa Porte.
Le tappe precedenti del Giro d'Italia 2010:

mercoledì 19 maggio 2010

Giro d'Italia, 11a tappa a Petrov

Un Giro d'Italia 2010 di ciclismo davvero strepitoso e che  riserva moltissime sorprese; sembrava che Vinokourov potesse mantenere ancora a lungo la maglia rosa e invece oggi una fuga bidone inaspettata ha messo a soqquadro la classifica generale rimescolando le carte e rendendo difficilissimo qualsiasi pronostico.
L'11a tappa si è corsa da Lucera fino a L'Aquila per complessivi 262 km sotto la pioggia.
Le immagini durante la messa in onda in tv ci hanno riportato a quel triste 6 aprile 2009, dove il terremoto ha sconquassato la zona de L'Aquila e ancora sia ad Onna che Paganica si vedono i ricordi: molte macerie e case distrutte.
A 60 km dalla conclusione in testa c'è un gruppo di quasi cinquanta corridori tra cui alcuni importanti come Carlos Sastre, Agnoli, Arroyo, Pozzovivo, Wiggins, Millar, ecc ecc.
Il vantaggio è altissimo: ben 15 minuti! La maglia rosa virtuale è l'australiano Richie Porte.
Savoldelli, inviato Rai in gruppo interroga i direttori sportivi sul perchè di tale situazione e ognuno dà la colpa alla scarsa informazione da parte di Radiocorsa ma è una scusa che non regge; la maglia rosa Vinokourov è con gli altri primi in classifica tra cui Evans, Basso, Nibali, ecc ecc ma sono pochi rispetto al plotone di testa e non possono fare nulla neanche nel limitare i danni!
Lentamente gli inseguitori guadagnano secondi e addirittura tre minuti a 50 km al traguardo e infatti il vantaggio dei primi si attesterà sugli oltre 12 minuti fino al traguardo.
Quando i primi transitavano sotto i cartelli che precedevano quelli finali, il gruppo maglia rosa era diversi km indietro; per esempio quando i primi si trovavano ai meno 30 km dalla conclusione, il gruppo era ai meno 40 km. 
La telecamera mostra Vinokourov stringere i denti e oltre ai gregari vanno in testa a far l'andatura anche Evans, la maglia rosa e gli altri big.
Oggi il kazako ha perso una pedina importante: Gasparotto! La Liquigas ha avuto due uomini davanti e quindi ha tirato il gruppo maglia rosa solo poche volte.
Negli ultimi km davanti si danno battaglia, complice la salita, e Dario Cataldo allunga aprendo le danze per la vittoria di tappa; Cataldo è abruzzese e ci tiene moltissimo a vincere.
La testa della corsa lentamente si sgretola; la classifica generale virtuale è totalmente rimescolata con Sastre che alla deriva fino a stamane, adesso secondo me è il favorito (bisogna valutare però le sue condizioni... se è quello del Tour de France allora ha grosse chance!).
Ai 2 km dal traguardo c'è stata una curva a gomito molto insidiosa e infatti Bakelandts, che era in testa insieme a Gerdemann, cade.
Una tappa stupenda; l'ultimo km a L'Aquila è tutto in salita e Gedermann che stava per accarezzare la vittoria, viene superato dal russo Petrov (che nell'intervista post gara ha dimostrato di saper parlare benissimo l'italiano) e alle sue spalle Dario Cataldo che nell'intervista dopo aver tagliato il traguardo si rammarica per aver perso energia nella fuga di ieri senza esito.
Terzo Carlos Sastre sempre a 5 secondi dal vincitore (come l'italiano).
Richie Porte è la nuova maglia rosa e la classifica generale va analizzata perchè la vittoria finale resta incertissima:
1 PORTE Richie  45:30:16;
2 ARROYO David  a  1:42;
3 KISERLOVSKI Robert  a 1:56;
4 TONDO VOLPINI a 3:54;
5  AGNOLI Valerio  a 4:41.
6 EFIMKIN Alexander  a 5:16;
7 GERDEMANN Linus  a 5:34;
8 SASTRE CARLOS a 7:09;
9 DIDIER Laurent a 7:24;
10 WIGGINS Bradley  a 8:14.
11 BAKELANDTS Jan a 8:35;
12 VINOKOUROV Alexandre  KAZ  a 9:58;
13 EVANS Cadel  a 11:10;
14 NIBALI Vincenzo a 11:28;
15 BASSO Ivan  a 11:49.
Ecco come potete vedere Vinokourov ha 10 minuti da recuperare sul primo e meno di 3 minuti da Sastre. Arroyo è un corridore pericoloso, giungendo decimo in precedenti Giri d'Italia.
Penso che alla fine Vinokourov o Evans vincano lo stesso il Giro d'Italia ma entrambi hanno qualche problema di competitività della propria squadra, quindi tutto il lavoro nelle tappe di montagna sarà della Liquigas che in questo momento è il team più forte.
Porte e gli altri non credo riescano a tenere nello Zoncolan, dove sicuramente perderanno diversi minuti.
Le tappe precedenti del Giro d'Italia 2010:

Il Mondiale degli esclusi

Troppi giocatori di primo livello, in varie nazionali, assenti in questo mondiale di Sudafrica 2010 che inizierà tra meno di un mese: dal brasiliano Ronaldinho agli italiani Perrotta, Totti, Santon, Cassano, Balotelli; dal francese Patrick Vieira agli argentini dell'Inter Javier Zanetti e Cambiasso.
Visto che tutti ci restano male della mancata convocazione perchè non formare una nazionale B con gli esclusi? Un pò per far contenti i non presenti nella lista Mondiale delle rispettive selezioni e dall'altro perchè certi calciatori è sempre un piacere vederli giocare quindi perchè non disputare un mondiale parallelo o alternativo?
Che ci vuole a trovare 11 giocatori più riserve? Per esempio: l'Italia, l'Argentina e il Brasile sono pieni di grandi giocatori sia giovani talenti che affermati campioni con il sogno della nazionale ma per sfortuna o scelta tecnica non rientrano nella lista dei 23 giocatori!
Si potrebbe anche organizzare una sorta di "Mondiale ristretto" in stile Confederation Cups con poche squadre ma buone.
Butto qui l'idea, tanto ormai tutto è possibile nel calcio business... bastano i soldi delle tv e degli sponsor ed ecco che si potrebbe realizzare qualsiasi manifestazione (trasmettono "partite del cuore" con artisti perchè non dovrebbero riuscire anche per beneficenza a far giocare Totti, Cassano e Balotelli e altri 8 azzurri contro Zanetti, Cambiasso e altri 9 argentini?)!

Mourinho conferenza stampa Inter-Bayern

Mourinho è pronto per la finale di Champions League tra Inter e Bayern e in conferenza stampa dice: "Nessuno come noi, ma ho un problema con l'Italia" e poi risponde alle accuse di difensivismo mosse da Van Gaal: "Lui teme l'arbitro, io il vulcano". Poi i dubbi sul futuro: "C'è poco rispetto". In basso il video della conferenza stampa:

"In questa Champions non mi ricordo una partita come Inter-Barcellona a San Siro. Nessuno ha giocato il calcio che abbiamo giocato, attaccato così tanto i campioni d'Europa e vinto la semifinale lì. Nessuno ha attaccato come noi a Stamford Bridge. Abbiamo fatto due partite come nessun altro".
Contro il Lione, ha ricordato Mourinho, Van Gaal dopo l'espulsione di Ribery ha cambiato in modo difensivo l'assetto della sua squadra: "Dire le cose che dice lui è come gettare la sabbia negli occhi".
Sul suo futuro Mourinho dice: "Non è un problema di contratto o di soldi e mi fa anche un pò di vergogna quello che guadagno con la crisi che c'è. E' un problema di soddisfazione personale, di sentirmi rispettato o no in un Paese calcistico in cui ho avuto tanti problemi; non cambio quanto ho detto qualche giorno fa non è vero che sono l'allenatore del Real. Dopo la finale voglio due tre giorni per pensare con tranquillità del mio futuro. Ovviamente l'Inter non può fare niente di più per farmi essere felice e sentirmi importante: i giocatori sono fantastici, c'è empatia con i tifosi, tutti in società sono fantastici".

martedì 18 maggio 2010

AdiZERO F50, scarpino più leggero mai creato

La risposta della casa tedesca Adidas alla velocità del calcio moderno: AdiZERO F50, lo scarpino più leggero (pesano solamente 165 grammi) mai creato che permette controllo rivoluzionario e un dribbling fulminante.
Lionel Messi sarà il primo ed unico giocatore ad indossare i distintivi colori del porpora cangiante, del bianco ed electricity durante la Coppa del Mondo FIFA 2010.
In basso il video:


 
Per maggiori info, foto e contenuti multimediali, ecco la pagina ufficiale di Facebook.

Giro d'Italia, 10a tappa a Farrar

Da pochi minuti si è conclusa la 10ª tappa della 93ª edizione del Giro d'Italia 2010 con partenza da Avellino e arrivo a Bitonto dopo 220 chilometri
Tappa per velocisti che non ha tradito le attese, finalmente una giornata di sole e con poche cadute (una a 14 km dall'arrivo che ha coinvolto pochi ciclisti) ma soprattutto senza riservare con sorprese con il trio in fuga composto anche dall'italiano Cataldo che è stato ripreso ai 16 km e mezzo dall'arrivo.
In volata ha vinto il velocista più forte del Giro: Tyler Farrar che precede l'italiano Sabatini della Liquigas e il compagno di squadra alla Garmin, Dean.
Ultimi 20 km corsi a tutta dal gruppo con diverse squadre che tirano in testa non lasciando scampo ai fuggitivi; addirittura si toccavano i 70 km orari.
Il tempo è stato annullato ai 3 km dalla conclusione, come da qualche anno accade in tappe tranquille, per questioni di sicurezza.
Vinokourov resta in Rosa e domani si arriva a L'Aquila.
Le tappe precedenti del Giro d'Italia 2010:

Hiddink per il dopo Mourinho

Il titolo del post non è un'ipotesi di qualche quotidiano ma semplicemente la mia proposta per i nostri dirigenti nel malaugurato caso che Mourinho non alleni più l'Inter.
Tanti nomi di allenatori in circolazione, da Fabio Capello a Siniša Mihajlović passando per Benitez ma nessuno ha ancora citato il numero due del mondo: Guus Hiddink!
Dal 1° agosto 2010, l'allenatore olandese, sarà il commissario tecnico della Nazionale turca ma lui ha dimostrato di saper allenare anche in contemporanea una squadra di club come è accaduto l'anno scorso con il tandem Chelsea-nazionale russa.
La sua fama internazionale da allenatore tra i più bravi in circolazione inizia con la Corea del Sud che portò nel Campionato mondiale di calcio 2002 alla conquista di un memorabile quarto posto finale (arbitri o non arbitri, la Corea del Sud era una squadretta che avrebbe fatto fatica a vincere con una formazione dilettantistica italiana, eppure...).
Al campionato del mondo 2006 allenò l'Australia che giunse seconda nel girone vinto dal Brasile, qualificandosi così agli ottavi di finale dove perse con l'Italia, vittoriosa per 1-0 grazie ad un rigore conquistato oltre il novantesimo minuto da Fabio Grosso e segnato da Francesco Totti.
Al Campionato europeo di calcio 2008, fece un'impresa portando la Russia in semifinale dove però perse con la Spagna, futura vincitrice del torneo, per 3-0.
L'11 febbraio 2009 ha allenato il Chelsea e ha dimostrato grande capacità anche in questa breve esperienza londinese facendo vincere ai blues la FA Cup battendo in finale l'Everton 2-1 il 30 maggio 2009 e a livello europeo portà la squadra londinese all'accesso alle semifinali della Coppa dei Campioni (eliminato dal Barcellona, futuro vincitore della competizione).
Curriculum da capogiro per un tecnico dalle imprese impossibili; Mourinho è lo Special One ma lui è un ottimo sostituto!

lunedì 17 maggio 2010

Giro d'Italia, 9a tappa a Goss

Conclusa da pochi minuti la nona tappa del Giro d'Italia di ciclismo: Frosinone-Cava de' Tirreni di 187 km tutti pianeggianti e per velocisti.
In realtà nonostante la facilità del tragitto, lo spettacolo non è mancato neanche oggi e continua l'emozionante Giro d'Italia 2010 ad essere sempre più imprevedibile.
Corsa a tappe caratterizzata per le molteplici cadute e soprattutto per la forte pioggia e anche oggi questo binomio (cadute-condizioni atmosferiche impossibili) ha posto le condizioni per uno spettacolo.
Cava de' Tirreni ha un solo precedente in arrivo del Giro d’Italia, risale al 24 maggio 1997 quando il successo arrise, in volata, a Mario Manzoni ma la tappa rimane celebre per l’ennesimo incidente di Marco Pantani, costretto a lasciare il Giro dopo aver incocciato in un gatto nella discesa dal Chiunzi, a pochi chilometri dall’arrivo.
L'australiano Matthew Goss si è aggiudicato una tappa bellissima, una fuga di 4 corridori ha caratterizzato una tappa condotta ad andatura altissima; ai meno 20 km dal traguardo i battistrada hanno circa un minuto di vantaggio; la pioggia ha allagato le strade al punto che i ciclisti son costretti a rallentare.
Carlos Sastre fora e al traguardo giungerà con oltre un minuto e mezzo di ritardo; il plotone si sgretola per via delle avverse condizioni metereologiche e davanti resta la maglia rosa Vinokourov con pochi corridori, mentre dietro l'intero gruppo con moltissimi big come Scarponi, Garzelli ed Evans staccati di qualche secondo.
Il ricongiungimento si ha ai 10 km e contemporaneamente davanti, in fuga, restano solo Ignatiev e Berry con un vantaggio di pochi secondi e verranno raggiunti proprio sotto il cartello dei 5 km dal traguardo.
Nel finale le sorprese non sono finite; dopo che l'intero gruppo si è compattato con i primi, all'ultimo km in un tratto di falso piano condotto ad andatura forsennata senza che una squadra sia riuscita a prendere il sopravvento Vinokourov ed Evans si son trovati in testa fino a poche centinaia di metri dal traguardo e proprio in dirittura d'arrivo il vincitore Goss con l'italiano Filippo Pozzato li superano.
Classifica generale immutata ma con uno dei favoriti della vigilia, Carlos Sastre, sempre più lontano dai primi. 
Le tappe precedenti del Giro d'Italia 2010:

Giro d'Italia, 8a tappa a Sorensen

L’8ª tappa del Giro d'Italia di ieri, 16 maggio 2010, era la tanto attesa Chianciano - Terminillo di 189 km con arrivo in salita.
In realtà rispetto a quella del giorno prima con arrivo a Montalcino è tutta un'altra cosa dove i big nonostante accenni di battaglia non sono riusciti a separarsi giungendo insieme al traguardo.
Corsa caratterizzata dalla nebbia; a vincere il danese Chris Sorensen, l’ultimo solitario superstite di una lunga fuga di 17 corridori.
Al secondo posto l'italiano Simone Stortoni, 24 anni marchigiano di Chiaravalle professionista dal 2009 a 22 secondi di ritardo dal vincitore.
Al terzo posto l'italiano Damiano Cunego che a 56 secondi dal vincitore regola il gruppo con i migliori del Giro d'Italia: la maglia rosa Vinokourov, Evans, Nibali, Basso, Scarponi, ecc.
Causa infortunio si sono ritirati Alessandro Petacchi (bronchite), Sacha Modolo, Andrea e Francesco Masciarelli.
Oggi e domani due arrivi in volata: Cava de’ Tirreni e Bitonto.
Le tappe precedenti del Giro d'Italia 2010:

domenica 16 maggio 2010

Risultati e marcatori 38a ed ultima giornata di serie A 2009/10

In basso i risultati degli anticipi, ininfluenti, dell'ultima giornata di serie A 2009/10 del 15 maggio 2010:
Lazio – Udinese 3-1 (giocata ieri)
15’ Hitzlsperger, 30’ Di Natale, 45’ Floccari, 52’ Brocchi
Milan – Juventus 3-0 (giocata ieri)
14’ Antonini, 28’ Ronaldinho, 67’ Ronaldinho.


In basso tutti i risultati del 16 maggio 2010:

Atalanta – Palermo 1-2
12’ Cavani, 48’ Ceravolo, 95’ Cavani (Rig.)
Bari – Fiorentina 2-0
36’ Stellini, 95’ Rivas
Cagliari – Bologna 1-1
3’ Adailton, 65’ Ragatzu
Catania – Genoa 1-0
73’ Maxi Lopez
Chievo – Roma 0-2
39’ Vucinic, 46’ De Rossi
Parma – Livorno 4-1
45’ Lanzafame, 46’ Lanzafame, 49’ Morrone, 67’ Danilevicius, 90’ Crespo
Sampdoria – Napoli 1-0
51’ Pazzini
Siena – Inter 0-1
57’ Milito.

CLASSIFICA FINALE
Inter 82 (campione d'Italia)
Roma 80
Milan 70
Sampdoria 67
Palermo 65
Napoli 59
Juventus 55
Parma 52
Genoa 51
Bari 50
Fiorentina 47
Lazio 46
Catania 45
Cagliari 44
Chievo 44
Udinese 44
Bologna 42
Atalanta 35
Siena 31
Livorno 29.

Siena-Inter 0-1

L'Inter vince uno a zero a Siena e conquista il suo 18° scudetto contro una squadra retrocessa e materasso del campionato che ha lottato fino all'ultimo: è stata una sofferenza, soprattutto perchè la Roma ha avuto vittoria facile a Verona contro il Chievo.
Sia Rosi che il portiere Curci hanno disputato un'ottima partita e lottato come se fossero loro a giocarsi lo scudetto e infatti sembravano tifosi romanisti, mancavano solo le sciarpe giallorosse al loro collo.
In basso il tabellino:
SIENA (4-1-4-1): Curci; Rosi, Terzi, Cribari (1' st Brandao), Del Grosso; Codrea (36' st Reginaldo); Jajalo, Vergassola, Ekdal, Ghezzal; Maccarone (9' st Calaiò). A disp. Ivanov, Malagò, Tziolis, Jarolim. All. Malesani
INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Materazzi, Samuel, Zanetti; Thiago Motta (9' st Pandev), Cambiasso; Balotelli (14' st Stankovic), Sneijder (28' st Chivu), Eto'o; Milito. A disp. Toldo, Lucio, Muntari, Mariga. All. Mourinho
ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno.
Marcatore il Principe Diego Milito al 12' della ripresa.
Ammoniti: Cribari, Del Grosso, Codrea, Brandao (S); Thiago Motta, Chivu (I).
In basso gli highlights del match:

COMMENTO SIENA-INTER:
in settimana il presidente dei bianconeri di Siena, Mezzaroma, ha infuocato l'attesa sfida promettendo il massimo impegno contro i nerazzurri e chissà che non ci sia stato veramente quel famoso premio partita tirato fuori per ironia da Mourinuo...
Inter inizia con una calma olimpica con possesso palla come se fosse stata in vantaggio, di contro il Siena arroccato in difesa si è difeso benissimo al punto che trovare varchi era quasi impossibile. Nel primo tempo la squadra di Mourinho ha tirato ben 8 volte in porta con due occasioni in particolare molto insidiose di Balotelli che ha preso la traversa dopo e sfiorando il gol con un tiro di al volo su cross di Maicon prima, esattamente al 13'.
Nel secondo tempo entra Pandev al posto di Thiago Motta all'8 e quindi 4 minuti dopo Milito su assist di Zanetti butta dentro, da grande bomber, la palla che vale un'intera stagione, uno scudetto!
Due minuti più tardi Balotelli viene sostituito da Stankovic e al momento di uscire sorrideva, segno che le sue scaramucce sono ormai un ricordo (almeno spero).
Sneijder zoppicava al 26' della ripresa al momento di lasciar il posto a Chivu che è stato anche ammonito.
Materazzi ha avuto qualche sbavatura, all'inizio, in difesa ma poi non ha sbagliato nulla anche perchè Cambiasso ha tenuto benissimo a centrocampo.
Per i tifosi nerazzurri i brividi sono stati fino al 90', per esempio all'86' Rosi ha effettuato un tiro cross che ha attraversato tutta l'area difesa da Julio Cesar e stava per insaccarsi all'angolino. Sempre a proposito del portierone brasiliano, è stato bravissimo in un intervento ma all'89' non è riuscito a bloccare un pallone che per fortuna non viene intercettato da nessun giocatore avversario.
Tre minuti di recupero e l'Inter ha potuto finalmente festeggiare questo scudetto con caroselli in auto per le strade (son tornato adesso e nel collegamento potete vedere le foto).

Lazio-Udinese 3-1

Il match anticipato al sabato sera per motivi di ordine pubblico tra Lazio e Udinese è terminato 3 a 1 per i Biancocelesti.
In basso il tabellino:
Lazio (4-4-2): Berni, Biava, Dias, Siviglia, Scaloni, Brocchi, Ledesma, Hitzlsperger, Del Nero, Rocchi, Floccari. A disp.: Iannarilli, Stendardo, Diakite, Baronio, Firmani, Zarate, Cruz. All. Reja
Udinese (4-2-3-1): Romo, Ferronetti, Zapata, Domizzi, Pasquale, Isla, Asamoah, Sanchez, Pepe, Di Natale, Floro Flores. A disp.: Bucuroiu, Chara, Cuadrado, Siqueria, Lodi, Obodo, Corradi. All.: Marino 
Arbitro: Guida
I gol: 16' Hitzlsperger, 30' Di Natale (U), 45' Floccari, 52' Brocchi 
Ammoniti: Siviglia, Dikitè
Espulso Isla, per doppia ammonizione.
In basso gli highlights di Lazio-Udinese della 38a giornata di serie A:

anche questa come Milan-Juventus è stata una partita ininfluente ai fini della classifica finale.

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