sabato 22 maggio 2010

Giro d'Italia, 14a tappa Ferrara-Asolo di 205 km a Vincenzo Nibali

Una tappa bellissima anche oggi 22 maggio 2010, la 14a del Giro d'Italia che si correva da Ferrara ad Asolo per 205 km.
Prima ora di gara corsa a 51 km orari di media con cinque corridori in fuga tra cui gli italiani Bisolti e Pozzato. Il vantaggio massimo degli 8 minuti è lentamente sceso ai 5 anche grazie al grande lavoro della Liquigas che si è confermata la squadra più forte della corsa rosa.
La salita del Monte Grappa era di 19 km e prima Agnoli e poi Sylvester Szmyd sgretolano il gruppo maglia rosa con i capitani della Liquigas Nibali e Basso alla loro ruota.
Grande gioco di squadra del team verde che sacrifica il migliore in classifica generale (Agnoli) per i più forti.
A questo punto davanti in fuga scatta l'taliano Bisolti che prosegue in testa per diversi km con un vantaggio di 2 minuti sul gruppo dei big e la maglia rosa.
Scatta Wiggins che raggiunge il suo compagno di squadra ma nonostate il suo aiuto dopo qualche km di salita è costretto ad alzare bandiera bianca perchè dietro vanno fortissimo grazie a Szmyd che si conferma un gregario eccellente.
Scatta Nibali e il banco salta con Basso, Scarponi e Cadel Evans a ruota mentre Vinokourov rimane attardato e fatica ad andare avanti, però è a pochi metri dal gruppo di testa; successivamente verrà ripreso da Sastre che si trovata qualche secondo indietro, Arroyo subito dopo; Garzelli va pianissimo (giungerà sul traguardo di Asolo con 19 minuti di ritardo dal primo) mentre Gilberto Simoni fa tenerezza a vederlo staccato quasi subito, alle prime rampe (spero che domani sulla durissima tappa dell Zoncolan possa vincere).
La maglia rosa Porte perdeva contatto mentre Arroyo, secondo in classifica generale, si trovava avvantaggiato su di lui.
In cima transitano i primi 4: Nibali, Evans, Basso e Scarponi (complimenti a Savoldelli che in cronaca aveva intuito che lo scalatore stava benissimo e avrebbe fatto una grande gara); a seguire Vinokourov e Sastre staccati di quasi un minuto, Arroyo sui due minuti mentre la maglia rosa Porte a 3 minuti.
In discesa Nibali sfrutta le sue grandi doti di velocista (Savoldelli dice di vederlo fortissimo e se lo dice lui che dopo Fiorenzo Magni è il più forte discesista di tutti i tempi allora vuol dire che Nibali è andato giù divinamente) e guadagna sul terzetto che vede il suo compagno di squadra Ivan Basso in grosse difficoltà; da premettere che l'asfalto era bagnato per via della pioggia.
Vinokourov stacca Cadel Evans e si porta tutto solo all'inseguimento ma il vantaggio per lui sale.
Dal GPM del Grappa al traguardo ci sono 40 km ma dopo la discesa ci sono 15 km di pianura dove Nibali conserva il suo vantaggio di 40 secondi sui tre inseguitori (ovviamente Basso non tira avendo il compagno di squadra davanti) e un minuto e mezzo su Vinokourov.
Arroyo distanziato di oltre tre minuti trova l'alleanza di Cunego e Wiggins e nel tratto in pianura guadagnerà fino a un minuto.
Sul traguardo Nibali precede di 23 secondi il terzetto regolato da Ivan Basso (bisogna ricordare che vanno aggiunti gli abbuoni di 20 secondi per il vincitore e 12 per il secondo) mentre Scarponi giunge terzo (8 secondi abbuono) e Cadel Evans quarto.
Arroyo è giunto a 2 minuti e 25 secondi dal messinese e ha conquistato la maglia rosa visto che Porte è giunto con oltre 4 minuti di ritardo.
In basso la classifica generale della maglia rosa:

ARROYO DURAN David  ESP 
2  PORTE Richie AUS a 0:39
3  TONDO VOLPINI Xavier ESP a 2:12
4  KISERLOVSKI Robert CRO a 2:35
5  GERDEMANN Linus GER a 3:52
SASTRE CANDIL Carlos ESP a 5:27
7  WIGGINS Bradley GBR a 6:32
NIBALI Vincenzo     ITA a 6:51
VINOKOUROV Alexandre KAZ a 7:15
10  EVANS Cadel AUS a 7:26
11  BASSO Ivan ITA a 7:43
12  SCARPONI Michele ITA a 9:02
13  PINOTTI Marco ITA a 10:23
14  KARPETS Vladimir RUS a  10:45
15  CUNEGO Damiano ITA a 11:11   
In corsivo ho inserito i nomi dei favoriti per la vittoria finale, Arroyo è forte e si trova con un vantaggio di 7 minuti su Nibali e gli altri che hanno dimostrato di essere i più forti.
Sastre appare fuori forma ma ha un minuto e mezzo su Nibali.
La Liquigas deve attaccare anche nelle prossime tappe impegnative e se in questa tappa con un Gran Premio della Montagna lontano dal traguardo 40 km e con pendenze importanti solo nell'ultimo tratto di 4 km della salita è riuscita a scemare così bene il gruppo, penso che il gap da colmare con la maglia rosa non sia un'utopia!
La vittoria di Nibali oggi è la terza vittoria italiana consecutiva dopo quelle di Pozzato e Belletti.
In basso il commento alle altre tappe del Giro d'Italia 2010:

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