sabato 29 maggio 2010

Giro d'Italia, 29 maggio 2010, tappa a Tschopp

Una tappa sulla carta molto impegnativa visto che c'era da scalare il passo Gavia, la cima Coppi con Gpm a 2618 metri ma in realtà ha riservato emozioni solo negli ultimi 3 km sul Tonale-Ponte di legno.
La ventesima e penultima tappa di oggi era lunga 178 chilometri con partenza da Bormio e arrivo in salita sul Passo del Tonale dopo aver affrontato oltre 5 mila metri di dislivello.
Purtroppo il brutto tempo ha impedito le riprese della corsa prima del Passo Gavia ma è stato bravissimo Savoldelli con la moto in corsa a spiegare bene la situazione molto ingarbugliata.
In testa ai 60 km dal traguardo c'era Pirazzi con un minuto di vantaggio su un gruppo di inseguitori con nomi noti: Vinokourov, Sastre, Pinotti, Simoni, Moncoutié, Tschopp, ecc.
Il gruppo maglia rosa sempre pilotato dalla Liquigas era in ritardo di due minuti.
Successivamente viene raggiunto Pirazzi e davanti a 10 secondi di vantaggio sul solito gruppo ci sono Simoni e Moncoutié; sugli ultimi km, i più impegnativi del Passo Gavia al comando c'erano lo svizzero Tschopp e Simoni con Vinokourov e company a 30 secondi. Maglia rosa di Ivan Basso e dei migliori erano una trentina con un ritardo di un minuto e 40 circa.
Per Gilberto Simoni si trattava dell'ultima tappa in linea da affrontare (domani cronometro conclusiva di 15 km) visto che terminerà la carriera domani.
Appenderà le scarpe al chiodo dopo aver vinto due giri d'Italia (2001 e 2003), conquistato tappe anche al Tour de France e Vuelta di Spagna.
C'è stato un periodo in cui ha dimostrato di essere stato il più forte del mondo per le corse a tappe, secondo me nulla da invidiare ad Armstrong; solo che il texano dalla sua aveva la cronometro...
E' stato molto emozionante quando negli ultimi km di gara la moto da corsa l'ha intervistato; secondo me andrebbe fatto spesso tale intervista in corsa ai corridori e invece ci sono multe.
Sul Passo Gavia, Simoni vuole transitare per primo al Gpm ma lo svizzero Tschopp ha lo stesso obiettivo e quindi gli ultimi 100 metri sono stati una volata che ha vinto lo svizzero con grande rammarico e delusione del grande scalatore della Lampre.
Dietro non accade praticamente nulla ma la discesa è molto insidiosa con le strade che ai lati hanno metri di neve; si teme un attacco di Arroyo che ieri ha dimostrato di essere molto più forte di Ivan Basso in discesa ma la Liquigas è fortissima e non si è fatta sorprendere; Nibali in testa ha disegnato le curve per Ivan e con la forte velocità è stata dura per i rivali attaccarlo.
Tschopp è sceso dalla cima scatenato al punto da guadagnare secondi su secondi nei confronti del compagno di fuga Simoni che viene ripreso dagli inseguitori.
Il vantaggio è di un minuto nei loro confronti mentre la maglia rosa ad oltre 2 minuti.
Gilberto Simoni non va più avanti e il suo compagno di squadra Righi che nel frattempo aveva preso i primi, prosegue l'azione con Karpets e Vinokourov.
Sastre e Pinotti restano a una trentina di secondi dai primi inseguitori ma successivamente verranno ripresi dal gruppo maglia rosa.
Sull'ultima asperità non succede praticamente nulla con Tschopp ormai lanciato alla vittoria di tappa e dietro un Vinokourov per nulla arrendevole che ha tentato fino all'ultimo di andarlo a prendere insieme a Righi ma il vantaggio è stato sempre costante.
Ai 3 km dalla conclusione la monotonia del gruppo maglia rosa viene spezzata dallo scatto secco di Evans che si avvantaggia e rianima la corsa; Scarponi in lotta con Nibali per il gradino più basso del podio scatta ma Ivan Basso e Nibali non lo mollano.
Nel frattempo Evans aveva preso e superato Vinokourov e Righi mentre dietro Scarponi stacca Nibali e Basso non sa cosa fare: aiutare Nibali o inseguire Scarponi per togliergli gli 8 secondi d'abbuono?
Il veronese opta per la seconda opzione e si mette alla sua ruota mentre Arroyo perde secondi dalla maglia rosa.
Tschopp vince con 16 secondi di vantaggio su Cadel Evans e al terzo posto gli 8 secondi d'abbuono li conquista Basso in volata su Scarponi e si porta a 1 minuto e 15 secondi di vantaggio in classifica generale su Arroyo (giunto a 40 secondi dal vincitore) ipotecando il suo secondo Giro d'Italia.
Arroyo e Nibali giungono a distanza di due secondi tra loro.
Vincenzo Nibali tiene la terza posizione dall'attacco di Scarponi per un secondo!
Vinokourov negli ultimi 2 mila metri perde tantissimi minuti e giunge al traguardo con un distacco pesante ma peggio di lui fa Carlos Sastre giungendo con oltre 4 minuti di ritardo dal vincitore di tappa.
Il commento alle altre tappe del Giro d'Italia 2010:

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