giovedì 27 maggio 2010

Giro d'Italia 2010, 18a tappa a Greipel

Da poco conclusa la breve frazione di 156 km che portava la carovana da Levico Terme a Brescia per una tappa pianeggiante per velocisti.
All'attacco l'italiano Marangoni e il belga Kaisen che avevano 1 minuto e 24 secondi di vantaggio sotto il cartello dei meno 20 km dalla conclusione.
Il loro vantaggio scende fino ai 20 secondi dei 4 km dal traguardo con il belga che si stacca in un leggero tratto di salita e Marangoni tutto solo in testa fino all'ultimo km.
In testa a tirare nel gruppo anche la Liquigas con Agnoli seguito da Ivan Basso.
Curve molto insidiose e poi volatona finale con Pozzato che cerca di fare la volata spalleggiandosi con altri velocisti ma poi Graipel dell'HTC vince senza problemi sul traguardo di Brescia: alla città fu dato l'appellativo "Leonessa d'Italia" da Aleardo Aleardi, nei suoi Canti Patrii. La fortuna dell'espressione si deve però a Giosuè Carducci, che volle rendere omaggio a Brescia per la valorosa resistenza contro gli oppressori austro-ungarici durante l'insurrezione delle dieci giornate, nell'ode Alla vittoria tra le rovine del tempio di Vespasiano in Brescia nelle Odi barbare.
Al secondo posto Dean e al terzo Dell'Antonia. Quarto Henderson e quinto Hondo.
Stavo notando che a parte Farrar, poi nessuno ha vinto 2 tappe.
Il commento alle altre tappe del Giro d'Italia 2010:

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