sabato 16 luglio 2011

Ciclismo: Tour de France 16 luglio 2011, 14a tappa a Jelle Vanendert

Oggi, 16 luglio 2011, la 14a tappa del Tour de France è tra le più dure della corsa ciclistica d'Oltralpe.
La partenza è da Saint-Gaudens e l'arrivo in salita a Plateau de Beille dopo 152 km.

A 50 km dalla conclusione, su una salita di terza categoria si stacca David Arroyo (rientrerà in discesa e si ristaccherà a 12 km dalla conclusione); un Tour anonimo per lui, non sapevo neanche che partecipasse.

In testa da solo Izagirre con poco più di 50 secondi di vantaggio su una quindicina di inseguitori tra cui Di Gregorio, Sandy Casar, Luis Leon Sanchez, Rui Costa, Chavanel e Marcato (piccoli gruppetti a poca distanza, si riuniranno in discesa: gruppo spezzato e riformato più volte).

Il gruppo maglia gialla transita a 5 minuti e 20 di ritardo dal primo.

Discesa insidiosa quella successiva alla salita di Port de Lers con Ten Dam che sbanda nel gruppo maglia gialla e cade rovinosamente con il volto insanguinato; poco dopo in testa al gruppo inseguitore cade Voigt.

A 30 km dalla conclusione il vantaggio di Izagirre Insausti scende a 30 secondi sugli inseguitori e 4 minuti e mezzo sul gruppo maglia gialla.

Lo spettacolo è tutto sull'ultima salita di 16 km.

Ai 20 km dalla conclusione il vantaggio del gruppo in testa è meno di 3 minuti e mezzo (è stato ripreso Izagirre e ha allungato leggermente Chavanel ma non riesce a scappare) sul gruppo maglia gialla perchè non c'è accordo e di contro gli inseguitori viaggiano a forte andatura con il Team Leopard-Trek, soprattutto con Fabian Cancellara.

Il record dell'ultima salita, Plateau de Beille, appartiene a Marco Pantani che impiegò 43 minuti nel 1998; Vanendert oggi ha impiegato 46 minuti.


Dopo 2 km di salita, c'è in testa da solo Sandy Casar, ma il vantaggio sul gruppo maglia gialla scende a 2 minuti (gli immediati inseguitori del francese, a 20 secondi circa, sono Riblon e Zandio).

David Millar era in fuga e viene ripreso a 14 km esatti dall'arrivo dal gruppo maglia gialla formato da una ventina di corridori.

A 10 km dalla conclusione, Sandy Casar ha 40 secondi sugli inseguitori e 1 minuto e 20 il gruppo maglia gialla con Andy Schleck che scatta per primom ma poi tutti lo raggiungono e si fermano.

Lunga fase di studio, scatti e controscatti che portano a rallentamenti ma vedono sempre Ivan Basso non rispondere agli scatti e salire del suo passo.

A 6.7 km dal traguardo parte Jelle Vanendert e raggiunge con facilità Sandy Casar e lo supera arrivando al traguardo con 21 secondi di vantaggio su Samuel Sanchez che è scattato nei km successivi.

Ivan Basso nei km finali si mette in testa per evitare gli scatti e a 2 km dalla conclusione attacca lui con il sorprendente Voeckler che tiene il suo passo e Cadel Evans che riporta l'intero gruppetto dei migliori alle sue spalle.

Nel km finale scatto decisivo di Andy Schleck che fa a guadagnare due secondi sul gruppo dei migliori, a 46 secondi, con Ivan Basso che transita per ultimo.

Damiano Cunego staccato in precedenza giunge con 1 minuto e 20 secondi circa di ritardo dal vincitore.

Contador è rimasto sempre sornione, non ha mai scattato e ha corso nelle retrovie ma non ha mai ceduto.

I fratelli Schleck hanno corso scattando a staffetta come avevo "suggerito" nel commento alla tappa di ieri, ma poi si fermavano e rallentando venivano ripresi soprattutto da Voeckler che è stato grandioso, correndo divinamente e con tanto cuore!

Sinceramente da Ivan Basso mi aspettavo di più, temo che il Tour non lo vincerà; ho l'impressione che gli altri non abbiano rischiato ma osando di più avrebbero fatto male esattamente come ha fatto Samuel Sanchez che con un ritardo in classifica minore sarebbe stato candidato assoluto alla vittoria finale.

Ritmo troppo blando, al punto che anche oggi lo scudiero di Voeckler, Rolland, ha tenuto fino ai km finali staccandosi dopo una coriacea resistenza.

Penso che un Indurain o un Armstrong dei tempi migliori avrebbero vinto con un distacco di anni luce su questi corridori, lo stesso Contador senza subire cadute avrebbe dominato in lungo e in largo.
Il commento alle altre tappe del Tour de France 2011:

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