A parte l'oro conquistato ieri sera da Giuliano Razzoli nello slalom gli azzurri hanno deluso; l'inizio era stato roseo con Cottrer d'argento e sia Pittin che Zoeggeler di bronzo ma poi le prove dei favoriti Fabris e company hanno deluso.
Male Carolina Kostner, l'azzurra del pattinaggio artistico, che ha fatto troppi errori e permettete di dire "da dimissioni" il presidente del Coni Gianni Petrucci che si permette di offenderla prima pesantemente e poi con un semplice e punzecchiante "Ho detto che Carolina non è una campionessa non perchè non ha vinto, ma perchè il campione si vede in queste circostanze". Il pattinatore di velocità su ghiaccio Enrico Fabris nei 5000 metri è arrivato settimo; 10° sui 1500, la rinuncia nei 10.000 ha dovuto abdicare anche nell'inseguimento a squadre (Matteo Anesi e Luca Stefani i compagni di squadra), prova che nel 2006 gli aveva portato il secondo oro.
Non ha caso prima ho citato Petrucci, la deludente olimpiade canadese è anche merito di tutto il clan che ruota attorno, non solo degli atleti e lo sfogo di Arianna Fontana, bronzo nello short track, dimostra che qualcosa non va. Lei dice "Sono convinta che i risultati potessero essere diversi. Sono stra felice della medaglia, era il mio obiettivo qui ma non esiste una nazionale azzurra, solo parrocchie e se non proviamo a sistemare la situazione adesso non lo faremo mai più, quindi ho detto quel che penso: non funziona". Sulla preparazione parole dure "Ne ho seguita la metà, negli ultimi tre mesi ho fatto di testa mia e non sono l’unica a pensarla così, solo che molti preferiscono scodinzolare dietro i tecnici e dire sissignore" e conclude "No, io continuerò a fare il mio lavoro. Mi auguro che il presidente Petrucci valuti le mie parole, non come sfogo ma come richiesta. Bisognerebbe cambiare perché siamo indietro. Sulla ricerca dei materiali per esempio, per noi è un optional, ma questo è uno sport tecnologico, cammina".
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