L'imbarcazione americana Bmw Oracle ha vinto ieri la 33/a Coppa America di vela, battendo in un confronto a due il detentore svizzero Alinghi. Oracle nelle acque di Valencia ha replicato dominando anche la seconda regata in un match condizionato da diversi rinvii della settimana scorsa per avverse condizioni climatiche. L'America's Cup torna negli Stati Uniti dopo 18 anni. L’ultimo successo americano era infatti datato 1992, quando a San Diego trionfò l’equipaggio di America3 battendo per 4-1 il Moro di Venezia, team che ha fatto la storia della vela italiana.
La barca a stelle e strisce trionfa dunque 2-0 con gli sconfitti che durante il secondo match prima protestano poi ritirano il ricorso: Alinghi infatti aveva sventolato una bandiera rossa di protesta a regata in corso per una non ben definita violazione delle regole (forse rotazione del vento superiore ai 30°).
All'arrivo Alinghi per la seconda volta è rimasta laggiù, un distacco superiore ai due chilometri che si riduce in un finale senza vento con una penalità ancora da scontare! La partenza di questa seconda regata è stata almeno più emozionante della prima, con Alinghi che era riuscita a recuperare uno svantaggio alla partenza (24 secondi) ed era arrivata a portarsi in testa con un vantaggio di 600 metri. Ma alla prima boa di bolina, forse un errore del timoniere italiano Ernesto Bertarelli, James Spithill e il suo equipaggio si sono portati in vantaggio.
Alla fine resta la delusione per l'imbarcazione europea che nonostante si trovasse ad essere campione in carica, in tribunale è stata umiliata dal catamarano del Golden Gate Yacht Club di San Francisco che ha cambiato tutti i regolamenti a suo favore e così "ha fatto cambiare gli scafi, ha scelto la formula della Coppa senza altri Challengers e al meglio delle tre regate e soprattutto ha scelto il posto e la data della corsa"!
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