sabato 31 marzo 2012

Gianfelice Facchetti a Modica 30 marzo 2012 foto e video

Ieri 30 marzo 2012 abbiamo avuto l'onore di ospitare al Caffè Hemingway di Modica (RG), Gianfelice Facchetti che ha presentato il suo libro Se no che gente saremmo.

In basso l'ex calciatore Giorgio Bisi che ha militato nelle giovanili dell'Inter racconta alcuni aneddoti sul calcio degli anni '60-'70:
 


In basso il video con la presentazione del libro da parte dell'autore, Gianfelice Facchetti:






il figlio di Giacinto Facchetti durante il suo intervento ha dunque raccontato qualche curiosità sul padre e delle curiose vicende inserite nel suo libro, alcune addirittura da "brividi" perchè dimostrano come nella vita esistono diverse coincidenze e situazioni che si ripetono proprio come se tutto fosse già scritto (puntata di Voyager del 12 marzo 2012).

In questo caso il 12 maggio per il grande Facchetti è stata una data ricorrente: nel 1965 una grande gioia perchè segnò nella semifinale di Coppa Campioni al Liverpool e la Beneamata rimontò il passivo di 3 a 1 vincendo 3 a 0:

andando in finale.
Nel 2006 invece una data triste perchè apprese di avere un tumore che poi lo porterà alla scomparsa.

Altra coincidenza è il "4 a 3": negli anni '70 terminò così la partita del secolo Italia - Germania dei Mondiali di calcio in cui Facchetti giocò e rivide in tv con suo figlio durante gli ultimi mesi di vita; stesso punteggio (primo tempo da incubo per la squadra di Mancini che subisce tre gol dal suo omonimo al 13' e poi doppietta di Aquilani al 25' e 34' in poco più di mezz'ora ma al 45' Vieira accorcia le distanze e poi Crespo al 20', ancora Vieira al 29' e infine Figo al 4' del primo supplementare portano al trionfo l'Inter) della rocambolesca Inter - Roma di Supercoppa Italiana del 26 agosto 2006 che fu l'ultima partita dei Nerazzurri che vide Giacinto Facchetti.

Insomma delle coincidenze incredibili, tutte raccontate nel libro che ho letto ieri sera tutto d'un fiato.

Stavo guardando la copertina del libro che ho comprato durante la presentazione, si presenta in maniera molto elegante:
l'ho aperto per vedere l'autografo con dedica che mi ha fatto l'autore:

e girando pagina c'è una splendida frase tratta dalla Tempesta di Shakespeare.

La prima pagina di narrazione del libro è proprio sulla coincidenza accennata prima di Liverpool, sfogliando sfogliando son arrivato a pagina 180 senza neanche accorgermene... alzo lo sguardo e l'orologio indica l'una di notte e non mi sembrava neanche vero che fossero passate 4 ore così in fretta.
Inutile aggiungere che il libro mi è piaciuto tantissimo, ricco di aneddoti e storie che mi hanno coinvolto al punto da non farmi notare la stanchezza della tarda ora, sono stato letteralmente rapito.

Ci sono troppe frasi che mi son rimaste impresse, molte veramente significative come quella a pagina 19 sulla crudeltà e casuale ingiustizia della malattia perchè in ospedale a curarsi c'erano tanti bambini ancora con una vita davanti da affrontare che subivano un tradimento imperdonabile "il dolore di un piccolo di cui nessun dio poteva dire il senso" mentre "suo padre aveva avuto la fortuna e l'opportunità di esprimere tanto di sé e dei suoi sogni"...
qualche pagina dopo si parla della bontà e generosità del campione Marco Materazzi, "chi l'avrebbe mai detto" pensai mentre leggevo... di solito i tifosi avversari lo odiano dipingendolo come un "mostro" e non posso dimenticarmi quella volta ad Appiano Gentile che tutti i calciatori nerazzurri si fermavano a farsi fotografare e lui invece aveva fretta.

C'è un capitolo su Calciopoli (nel collegamento trovate il mio post su questa brutta pagina del calcio italiano) e ad un certo punto Gianfelice scrive di omertà e mi viene in mente la famosa frase di Mourinho "con il silenzio avete qui in Italia avete costruito una storia che mi ha fatto vergognare, come professionista e come uomo di calcio".

C'è anche un aneddoto sul compianto Benito Lorenzi che ho avuto la fortuna di conoscere.

Il  titolo "Se no che gente saremmo" è spiegata dallo stesso autore nel video in basso:


cosa aggiungere ancora? Sul blog il 26 novembre 2011 vi informai dell'E-book su Giacinto Facchetti scritto da Pierluigi Avanzi che merita di essere letto così come questo che qui vi ho descritto (senza questo incontro letterario a Modica, forse non avrei mai avuto l'occasione di comprare questo libro perchè non sapendo cosa possa esserci scritto la curiosità di informarsi non viene...) e spero che con queste brevi frasi d'anticipazione vi abbia fatto venire la curiosità di acquistarlo perchè merita.

In basso alcune foto che ho scattato durante il loro intervento:


in alto mentre sta firmando una dedica.

In basso mentre autografa la maglia di Facchetti, con il mitico numero 3, di un ragazzino:

 in basso uno scatto che testimonia quanta gente entusiasta ha partecipato all'evento:
 






Di Gianfelice Facchetti resta nella mente, indelebile, il ricordo del suo famoso discorso nella notte del centenario (nel libro il testo è a pagina 23 dove spiega la preparazione all'evento).

Oggi pomeriggio, sabato 31 marzo 2012, l'autore incontrerà il pubblico a Marsala presso la Distilleria Bianchi sul Lungo Mare Mediterraneo 31 dalle ore 18.

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