venerdì 14 marzo 2014

Collezione gadget Inter: biglietto d'ingresso Museo Inter-Milan stadio San Siro 15 marzo 2006



Il 15 marzo del 2006, il giorno prima di aver visitato Appiano Gentile, ho visitato il Museo Inter-Milan sito all'interno dello stadio San Siro. Nell'immagine in alto il biglietto d'ingresso.
Sono passati esattamente otto anni, della mia gita nerazzurra del 2006 ricordo tante cose, alcune scene sono nitidissime e indimenticabili, altre dimenticate. Vi ho già accennato qualcosa a questi tre giorni nerazzurri nel post con la cartolina con autografo del grande bomber Benito Lorenzi e il collegamento ad inizio post sulla visita ad Appiano Gentile.

Non avevo la più pallida idea di cosa potesse contenesse questo museo, tra una partita e l'altra dell'Inter vista in tv, notavo di sfuggita il cartello con la segnaletica. Ma si trattava di un flash fugace.

Quando decidemmo di visitarlo, non ero molto contento. Avevo un pregiudizio negativo: "Cosa mai può mostrare un museo calcistico? Quattro magliette... qualche poster... come quelle che abbiamo nel nostro mitico Inter club di Santa Croce Camerina, insomma ordinaria amministrazione...".

Il tour inizia con statue di cera a grandezza naturale di grandi calciatori di Milan e Inter, poi c'erano cimeli fantastici come i palloni da calcio di alcune storiche finali della Beneamata, come quella della Coppa Campioni del 1963-64 terminata con la vittoria nerazzurra per 3 a 1 sul Real Madrid. Ricordo di essere rimasto 10 minuti a guardare quel mitico pallone di cuoio, sembrava rapirmi come fosse un sacro oggetto egiziano... quelli tanto ricercati nei film di avventura stile Indiana Jones: era bellissimo! Non tanto per la forma, di calci a un pallone ne ho dati tantissimi ai campetti e a sfere molto più moderne di quello, ma soprattutto per quello che rappresentava: la prima Coppa Campioni vinta dall'Inter.
Una vetrinetta dopo l'altra c'erano magliette recenti e non, gadget nerazzurri, le Coppe vinte, fotografie d'epoca, sciarpe, articoli di giornali. Via via scorrendo lentamente gli oggetti, sono rimasto profondamente meravigliato dalle scarpe del grande Sandro Mazzola e dalle maglie della mitica Ambrosiana Inter, la denominazione assunta dalla società durante il periodo fascista.

Alla fine della visita, dopo due ore di tour, posso dirvi che si tratta di qualcosa di veramente straordinario, vi dirò di più: è stato il museo più bello che abbia mai visto e ne ho girati tantissimi anche all'estero!!!

Insomma mi sentivo come  Ugo Foscolo all'interno della basilica di Santa Croce, quando descrive nel carme Dei Sepolcri, l'emozione che ha provato nel vedere la tomba dei grandi.
L'unica cosa che mi è apparsa strana è vedere oggetti di Milan e Inter nella stessa sala... per me che colleziono figurine e rispetto le altre squadre, non ci sono problemi ma penso che tanti ultrà non sarebbero contenti di osservare oggetti di formazioni rivali.

Appena terminato il viaggio nelle meraviglie del nostro passato calcistico, oltre ad essere strafelice di aver osservato cimeli storici e importantissimi di Inter e Milan, ho pensato "Vi immaginate se un giorno capitassero insieme ultrà di opposte fazioni lì dentro?".
Mi sono dato questa risposta: "E' aperto da tanto tempo, sono sicuro che sarà accaduto più volte. Il museo Inter-Milan è un tempio sacro della nostra storia comune stracittadina milanese, almeno qui dentro le tifoserie si uniscono a contemplare il rispettivo vissuto".

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