L'ex ct azzurro aveva 83 anni, era nato ad Aiello del Friuli il 26 settembre 1927.
Prima di allenare giocava nel ruolo sia di mediano che di difensore; la sua carriera da calciatore inizia nella squadra della sua citta' e nel 1946 si trasferisce alla Pro Gorizia, in serie B, per poi passare in serie A nell'Inter, tre anni in B nel Catania e di nuovo in A nel Torino.
Una presenza anche in Nazionale.
Allenò con Rocco, Fabbri e Bernardini e alla guida della Nazionale dal 1975 (conquistò il quarto posto ad Argentina '78 e quindi il mondiale 4 anni più tardi) e dopo il Mondiale vinto, non riuscì a qualificarsi all'Europeo dimettendosi infine dopo il deludente Campionato mondiale di calcio 1986, nonostante avesse un contratto fino al 1990.
Suo il record di presenze sulla panchina azzurra: 104.
Il Vecjo, soprannome con il quale era ormai famoso, non si riconosceva più in quel calcio in cui il denaro stava diventando l'elemento più importante.Enzo Bearzot curiosamente si è spento di 21 dicembre, come Vittorio Pozzo, il c.t. che vinse i due Mondiali prima di lui, nel 1934 e 1938, scomparso il 21 dicembre di 42 anni fa.
Bearzot è morto a Milato, era malato da tempo, aveva subito intervento chirurgico nel 2004 e recentemente le sue condizioni di salute erano peggiorate.
L'ex Ct viveva con la moglie Luisa da cui ha avuto i figli Glauco e Cinzia. La famiglia ha deciso di mantenere il piu' stretto riserbo.
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