giovedì 31 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 vinto dal canades Hesjedal

Dopo l'impresa sullo Stelvio del belga De Gendt, la cronometro finale di Milano ha emesso il verdetto definitivo assegnando al canadese Hesjedal la vittoria del Giro d'Italia, sfilandola allo spagnolo Joaquim Rodriguez che partiva con un vantaggio di 31 secondi.


La cronometro di 28,2 km a cronometro della 21a tappa del Giro d'Italia 2012 corsa lungo le strade di una Milano è stata vinta dal bergamasco Mauro Pinotti.

Una pessima corsa a tappe rosa per gli italiani, mancava il fortissimo Vincenzo Nibali ma di grandissimi rivali stranieri di primo piano non c'era nessuno, mancavano per esempio Contador, Evans, Andy Schleck, Wiggins, Sanchez e Valverde.

Alla partenza lo straniero da temere era Fränk Schleck ma il nostro Ivan Basso vincitore del Giro d'Italia 2010 in buone condizioni e il Michele Scarponi vincitore della scorsa edizione dopo la squalifica di Contador, secondo me l'avrebbero distrutto.

Insomma convinto di assistere ad un Giro d'Italia dominato dagli italiani e con lotte "in famiglia", a fine corsa proprio il tanto temuto Schleck si è ritirato anzitempo e son rimasti tre stranieri a contendersi la corsa italiana nell'ultima tappa con il belga De Gendt che ha scalzato dal podio Michele Scarponi.

Da un giro che prevedevo con l'italiani "alle stelle", in realtà è finito "alle stalle"... era dal 1995 che non scendevamo così in basso, quando vinse lo svizzero Rominger sul russo Berzin e terzo arrivò il lettone Ugrumov.

domenica 27 maggio 2012

Formula 1: 27 maggio 2012, nel Principato di Monaco vince Webber

Gara come al solito noiosa quella che si corre nel Principato di Monaco, difficile sorpassare e così i 78 giri offrono pochissimi cambiamenti di posizione tra le vetture di testa in seguito a sfide tra loro.

Gli ultimi giri sono stati bellissimi per via di una leggerissima pioggia che ha permesso alle sei auto in testa di farsi battaglia distanziandosi di pochissimi centesimi.

Il gran Premio è vinto dalla Red Bull con Webber, a seguire Rosberg e la Ferrari di Alonso.
Al quarto posto giunge Vettel e al quinto Hamilton precede Felipe Massa.

A sette giri dalla fine le prime sei monoposto erano in fila indiama come se fossero un trenino, una dopo l'altra in un finale emozionante che però non ha offerto sorpassi tra i primi.

Button e Schumacher si sono ritirati nel corso degli ultimi giri.

Giro d'Italia 2012: 26 maggio, sullo Stelvio impresa di De Gendt

Ieri si è corsa la 20a tappa del Giro d'Italia 2012 con arrivo sullo Stelvio.

A vincere è stato il belga De Gendt che ha compiuto una vera impresa al punto che stava per impensierire la maglia rosa riuscendo ad ottenere negli ultimi km un vantaggio di quasi 5 minuti e 40, il suo ritardo in classifica generale.

Damiano Cunego è giunto secondo, il suo ritardo in classifica generale era di 6 minuti e 9 secondi ma lungo i 22 km dello Stelvio ha perso contatto dal vincitore di tappa al punto che si è scatenata la polemica sul suo non fermarsi ad aiutare il compagno di squadra Scarponi dietro che è scattato negli ultimi km.

Una tappa bellissima con il Mortirolo a 60 km dall'arrivo circa, affrontato da un versante inedito dove si raggiungevano pendenze al 22% su strada in cemento, sembrava di assistere ad una gara di Mountain bike...

Insomma veramente un momento di alto ciclismo con la fuga del ragusano Damiano Caruso (un campionissimo, una grande speranza del ciclismo siciliano, speriamo bene per il futuro) nel gruppo di testa fino a Bormio quando è stato fermato dalla Liquigas per aiutare il capitano Ivan Basso che doveva per forza inventarsi qualcosa in quest'ultima tappa prima della cronometro per vincere il Giro d'Italia e invece ha rischiato di staccarsi pesantemente negli ultimi km anche se ha reagito da grande campione.

A fine gara però un pò di delusione per questa corsa rosa mi è venuta, erano anni che non vedevo un italiano escluso dai primi due posti in classifica; a memoria bisogna tornare a quando vedevo i primi Giri d'Italia con Tony Rominger del 1995 ed Evgenij Berzin vincitore del 1994.
Nel 1996 invece vinse Pavel Tonkov ma secondo arrivò un sorprendente Enrico Zaina.

Sono passati più di 15 anni ma ancora ricordo le battaglie che si correvano sulle irte strade del Giro con scatti e controscatti nonostante le cronometro fossero determinanti per la vittoria finale.

Ecco... appunto... critico tantissimo le troppe prove contro il tempo del Tour de France, però mi accorgo che uno scalatore ha l'obbligo di attaccare per recuperare il deficit delle cronometro quindi spettacolo su spettacolo basti ricordare le mitiche imprese di Pantani per avvantaggiarsi il più possibile su Tonkov nel 1998 (che brividi...) e su Ullrich nel Tour dello stesso anno.

Il Pirata era un attaccante nato ma aveva il terrore delle cronometro quindi scattava per avvantaggiarsi il più possibile e lo spettacolo era assicurato, ieri invece in vista di una cronometro di soli 30 km cosa è successo? Nulla di nulla tra i primi della generale che si son marcati stretti!

Nella tappa del 20 maggio quella vinta da Rabottini nel gruppo maglia rosa erano in sei, con un marcamento stretto e una paura di perdere che ha fatto solo male al ciclismo e allo spettacolo.

Onore dunque a Damiano Cunego che ha provato per ben tre volte ad andare in fuga e anche se poi raggiunto e superato dai migliori ha perso minuti in classifica generale, almeno ci ha provato emozionando.

Insomma un Giro d'Italia noioso in confronto a quelli passati... troppo equilibrato con ben tre ciclisti oggi a disputarsi la vittoria finale, senza nessuna speranza per gli italiani; Scarponi a cronometro non è un drago ed è attualmente terzo a 1 minuto e 51 dal primo in classifica (troppi).

Joaquim Rodriguez è in maglia rosa ma va più piano di Hesjedal che ha da recuperargli 31 secondi; a sua volta il canadese non è forte quanto il belga De Gendt ma ha nei suoi confronti un bel vantaggio di 2 minuti e 18.

Trenta km però non sono tanti.

martedì 22 maggio 2012

Lazio - Inter 3 - 1 commento 13 maggio 2012

Oggi è il 22 maggio 2012, 2 anni fa avevamo vinto la Champions League a coronare una tripletta da leggenda mentre quest'anno la delusione più totale.
Mi appresto a commentare l'ultima partita di serie A disputata quasi 10 giorni fa all'Olimpico dove l'Inter passata in vantaggio a fine primo tempo, si è fatta rimontare perdendo 3 a 1 in una partita "fotocopia" di quella giocata a Parma.

C'era poca speranza di arrivare terzi e agguantare l'Udinese che affrontava un Catania già soddisfatto della propria posizione in classifica, però la squadra è scesa in campo credendoci.

I Nerazzurri perdendo restano fermi a 58 punti, chiudendo al sesto posto in campionato e costretti dunque a iniziare la preparazione prima delle altre squadre rivali visto che il 2 e 9 agosto saranno impegnati nei preliminari di Europa League, mentre vincendo sarebbero arrivati quinti accedendo ai play off del 23 e 30 agosto della competizione europea minore.

Il tabellino di Lazio - Inter:

Marcatori: 45' Milito, 14' st Kozak, 18' st Candreva, 46' st Mauri

Lazio: 1 Bizzarri; 5 Scaloni, 21 Diakité, 20 Biava, 29 Konko; 27 Cana, 24 Ledesma; 87 Candreva (47' st Zampa), 6 Mauri (47' st Garrido), 19 Lulic (38' st Gonzalez); 18 Kozak
A disposizione: 16 Berardi, 28 Makinwa, 53 Rozzi, 78 Zauri
Allenatore: Edoardo Reja

Inter: 12 Castellazzi; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 55 Nagatomo; 4 Zanetti, 14 Guarin, 19 Cambiasso, 18 Poli (31' st Longo), 11 Alvarez (16' st Pazzini); 22 Milito (48' st Juan)
A disposizione: 21 Orlandoni, 2 Cordoba, 23 Ranocchia, 37 Faraoni
Allenatore: Andrea Stramaccioni

Arbitro: Antonio Damato (sez. arbitrale di Barletta)

Ammoniti: 16' Lulic, 7' st Diakité, 34' st Konko.

Recupero: pt 1, st 3

Commento Lazio - Inter

primo tempo

I Nerazzurri devono fare a meno per l'ultima di campionato, di Julio Cesar e Sneijder.

L'Inter parte bene ma la concentrazione non è totale perchè bisogna fare attenzione anche agli altri campi.

Grande partita di Guarin che ha tirato spesso da fuori area impegnando il portiere avversario Bizzarri; di solito le sue conclusioni sono criticabili ma stavolta i tiri sono stati insidiosi.

Non mi è piaciuto Alvarez, ma la squadra nel complesso ha giocato bene.

Sembra che il primo tempo si vada a concludersi 0 a 0 quando Maicon viene atterrato in area di rigore avversaria da Ledesma e quindi rigore sacrosanto che trasforma Milito.

Il Principe ha realizzato ben 24 reti in questo campionato eguagliando il suo record di gol ottenuto quando vestiva la maglia del Genoa.

La squadra di Stramaccioni chiude inaspettamente in vantaggio i primi 45 minuti di gioco sperando giungano buone notizie dagli altri campi dove le cose non vanno bene visto che sia il Napoli che l'Udinese erano in vantaggio.

Secondo tempo

la ripresa è soporifera, l'Inter controlla e ogni tanto si spinge in avanti pericolosamente tipo l'azione di Alvarez all'8'.

La Lazio mi sveglia al 12' quando Ledesma ha tirato in porta ma per fortuna Castellazzi ha parato senza problemi.

Sembra una partita già vinta e le nostre preoccupazioni giungano soltanto dagli altri campi di gioco, quanto al 14' abbiamo preso un gol assurdo su calcio d'angolo dove Kozak di testa ha anticipato tutti.

Quest'anno tra contropiedi subiti e calci piazzati abbiamo preso troppi gol.

Al 16' entra Pazzini ed esce Alvarez, secondo me Stramaccioni ha sbagliato questo cambio perchè ha tolto una pedina a centrocampo che in quel momento serviva.

Passano quattro minuti e Candreva porta in vantaggio la Lazio.

L'Inter reagisce e cerca di pareggiare in tutti i modi, sembra quasi che possa farcela ma la Lazio si difende bene.

Al 31' entra il giovane Longo ed esce Poli.

Al 36' il gran tiro di Maicon viene parato da Bizzarri e un minuto dopo quasi autogol di Biava che intercetta il cross di Zanetti.

Al 46' Mauri sigla il terzo gol per la Lazio.

Al 48' è uscito Milito ed è entrato Juan Jesus all'esordio stagionale.

La partita termina dopo tre minuti di recupero.

La Lazio ha vinto 3 a 1 proprio come accadde nel campionato scorso, alla 15a giornata, quando c'era Benitez nella nostra panchina.

Finalmente è finita quest'annata disastrosa iniziata male con Gasperini.

Stramaccioni ha gestito bene queste ultime partite ed è una delle poche note positive di questa stagione per porre le basi del prossimo.

lunedì 21 maggio 2012

Giro d'Italia 2012: 20 maggio 2012, impresa di Matteo Rabottini

Grande vittoria di Matteo Rabottini dopo una fuga di 150 km (era pure caduto lungo un tornante in discesa) a Pian dei Resinelli, dove negli ultimi metri viene raggiunto da uno splendido Rodriguez che conquista la maglia rosa ma riesce a stringere i denti restando a ruota e superandolo in volata.

NeI corso della tappa si sono ritirati Frank Schleck e Giovanni Visconti.

La 15a tappa portava i corridori da Busto Arsizio a Lecco (Pian dei Resinelli) dopo 169 km.

Oggi giornata di riposo prima di una settimana micidiale di salite dove si deciderà la corsa rosa.

domenica 20 maggio 2012

Giro d'Italia 2012: 19 maggio 2012, Andrey Amador Bikkazakova vince sul Cervinia

Finalmente il Giro d'Italia 2012 entra nel vivo con una tappa (la 14a) di montagna con arrivo sul Monte Cervinia dopo 206 km, con partenza da Cherasco, molto suggestiva.

I fuggitivi avevano a 30 km dalla conclusione un vantaggio di oltre 9 minuti sul gruppo Maglia Rosa con Damiano Cunego in fuga con un minuto di ritardo. 

Andrey Amador Bikkazakova della Costa Rica, da solo in fuga viene ripreso a 15 km circa dal traguardo da Alessandro De Marchi; Barta resta dietro di loro a 25 secondi ma lentamente rientra su loro due.

Nel finale a tre Amador riesce a vincere in volata.

Il gruppo dei migliori è stato tirato da uno splendido Damiano Caruso che lentamente ha fatto recuperare secondi su secondi ai migliori al punto che Hesjedal scattando nei km conclusivi è giunto a pochi secondi dal vincitore di tappa.


Il norvegese conquista la maglia rosa.


Ottima prova di Tiralongo e Pozzovivo mentre Ivan Basso ha controllato la corsa in attesa di essere protagonista nell'ultima settimana insieme a Scarponi.

Motogp: Gran premio di Francia 20 maggio 2012, vince Lorenzo e Valentino Rossi secondo

Veramente una gara bellissima sulla pioggia quella della Moto gp di oggi 20 maggio 2012 corsa a Le Mans in Francia.

Lorenzo e Stoner partono subito forte e fanno il vuoto mentre Valentino Rossi, Dovizioso e Crutchlow in bagarre a giocarsi il podio.

Pedrosa al secondo posto al primo giro, lentamente ha perso posizioni.

28 giri veramente entusiasmanti con il regista che inquadra solo ed esclusivamente loro tre in lotta dimenticandosi degli inavvicinabili Lorenzo e Stoner.

Nei giri finali succede di tutto, al 10 giro alla conclusione Crutchlow che al 10' esce di pista e rientra in ottava posizione mentre Stoner perde di botto 5 secondi e lentamente viene rimontato da Valentino Rossi; Dovizioso che sembrava saldamente al quarto posto e in lotta addirittura per il podio cade clamorosamente a 5 giri dal termine e rientrerà in pista al settimo posto.

Nei tre giri finale lotta per il secondo posto tra Valentino Rossi e Stoner con il pesarese che proprio all'ultimo giro sorpassa il rivale e va a piazzarsi al secondo posto!

Al quarto posto arriva Pedrosa, al quindi Bradl e al sesto Hayden.

Gran bella gara, bravissimo come sempre Guido Meda come telecronista, dopo il mitico Roberto Scarpini è il mio preferito in assoluto.

Fantastica la sua frase al termine della telecronaca "perchè Valentino è Valentino, non c'è nome piu grande che spiega la sua grandezza".

giovedì 17 maggio 2012

Giro d'Italia 2012: 12a tappa vinta da Lars Bak

Grande vittoria del danese Lars Bak nella dodicesima tappa del Giro d'Italia corsa oggi 17 maggio 2012 sulle strade che portavano la carovana rosa da Seravezza a Sestri Levante dopo 155 km.

Ben nove battistrada in fuga dal primo GPM: Bak, Casar, Santaromita, Bakelandts, Txurruca, Amador, Golas, Jackson Rodriguez e Keizer.

Il vincitore della tappa è scattato a 2 km dalla conclusione e grazie alle sue doti di passista non è stato più ripreso fino al traguardo dove sono giunti gli altri inseguitori con un ritardo di 11 secondi.

Secondo è giunto Sandy Casar davanti ad Amador Bikkazakova.

Il francese diventa terzo nella classifica generale dopo che per diversi km è stato maglia rosa virtuale, c'era speranza di conquistare il simbolo del primato anche per Santaromita ma poi la fuga lentamente ha perso vantaggio giungendo al traguardo con 3 minuti e mezzo sul gruppo guidato dalla Liquigas di Ivan Basso.

Lo spagnolo Joaquin Rodriguez Oliver resta maglia rosa.

domenica 13 maggio 2012

Ciclismo, Giro d'Italia 2012: 8a tappa a Domenico Pozzovivo

Oggi 13 maggio 2012, l'8a tappa del Giro d'Italia da Sulmona a Lago Laceno di  229 km è stata vinta da Domenico Pozzovivo.

Il finale della tappa è stato molto appassionante, a 9 km dalla conclusione infatti c'era una salita impegnativa, il Colle Montella, con una pendenza nel tratto conclusivo del 10% (Gran Premio della Montagna di seconda categoria).

Lo scatto del lucano è stato a 6 km dal traguardo, proprio in uno dei tratti più duri.

Il gruppo per la maggior parte della salita è stato "diretto" dal compagno di squadra di Ivan Basso, Sylvester Szmidt (ho notato che nella grafica Rai compariva il suo cognome senza lettera T finale) come al solito straordinario nell'imporre un'andatura molto forte che ha creato una buona selezione al punto che stava per perdere contatto la maglia rosa Hesjedal che ha resistito anche grazie all'arrivo preceduto dalla discesa degli ultimi 4 km.

Pozzovivo
ha subito fatto il vuoto, bravissimo Cassani in telecronaca a pronosticare un suo scatto, guadagnando secondi su secondi nello spazio di poche centinaia di metri; al GPM il suo vantaggio era di 30 secondi sullo spagnolo Intxausti scattato qualche minuto dopo di lui, sempre in salita.


Il gruppo maglia rosa è transitato in salita con un ritardo di 45 secondi.


In discesa lo spagnolo rosicchia qualcosa ma Pozzovivo è incontenibile e va a vincere con 23 secondi di vantaggio sul rivale. Il gruppo giunge a 27 secondi di ritardo dal vincitore, regolato da Oliver Rodriguez Joaquim che guadagna 8 secondi di abbuono.

Formula 1, 13 maggio 2012, vince Maldonado davanti ad Alonso

Veramente un Gran Premio di Formula 1 stupendo quello che si è corso oggi 13 maggio 2012 in Spagna vinto dal venezuelano della Williams Maldonado sul ferrarista Alonso.
Al terzo posto Raikkonen.

Il vincitore della gara partiva dalla pole, negli ultimi 15 giri si è difeso benissimo da Alonso che sembrava dovesse sorpassarlo da un momento all'altro e invece nelle ultime tre tornate lo spagnolo ha alzato bandiera bianca per via di un calo di rendimento delle sue gomme e quasi si stava facendo superare dall'ex ferrarista Raikkonen che con un distacco di 20 secondi a 10 giri dal termine, ha recuperato talmente tanto da finire a meno di un secondo di ritardo sulla linea del traguardo.

Veramente una gara appassionante con le auto, in generale, molto vicine e sempre pronte al duello.

Quest'anno la Formula 1 è molto incerta, basti pensare come nei primi 5 gran premi abbiano vinto 5 piloti differenti.

giovedì 10 maggio 2012

Inter club, 8 maggio 2012 bruciate bandiere

Domenica sera 6 maggio 2012 dopo la vittoria dell'Inter nel derby con il Milan che ha permesso la vittoria dello scudetto alla Juventus (l'ottavo regolare della sua storia, con cui finalmente supera la Pro Vercelli), si è verificato un brutto gesto a Santa Croce Camerina, dove sono state bruciate delle bandiere nerazzurre all´Inter club locale.

Dopo i caroselli, verso l'una e mezza di notte i tifosi juventini si sono ritrovati nella piazza centrale a festeggiare; l'indomani mattina ci si è accorti che il balcone era spoglio.

Un grave episodio di teppismo nel paese che fa seguito a quello accaduto a metà aprile 2012 quando è stata presa la Statua della Madonnina posta nell’Oratorio Parrocchiale “Mons. Di Quattro” di S. Croce Camerina appena restaurata e rinvenuta in un cassonetto a testa in giù.

martedì 8 maggio 2012

Inter - Milan 4 - 2 commento

L'Inter vince il derby con tripletta di Milito e permette alla Juventus di vincere lo scudetto.

I nerazzurri dopo l'andata vincono anche il ritorno per 4 a 2 in una partita di serie A valida per la 37a giornata.

Il tabellino di Inter - Milan:

Marcatori: 14' Milito, 44' rig. Ibrahimovic, 1' st Ibrahimovic, 7' st rig.Milito, 34' st rig. Milito, 42' st Maicon.

Inter: 1 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 55 Nagatomo; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 14 Guarin (17' st Obi); 11 Alvarez (3' st Pazzini), 10 Sneijder (39' st Cordoba); 22 Milito.
A disposizione: 12 Castellazzi, 2 Cordoba, 17 Palombo, 23 Ranocchia, 28 Zarate.
Allenatore: Andrea Stramaccioni

Milan: 32 Abbiati (35' Amelia); 20 Abate, 13 Nesta, 76 Yepes, 25 Bonera (21' st De Sciglio); 22 Nocerino, 4 Van Bommel, 14 Muntari (32' st Cassano); 27 Boateng; 70 Robinho, 11 Ibrahimovic.
A disposizione: 5 Mexes, 8 Gattuso, 18 Aquilani, 21 Maxi Lopez.
Allenatore: Massimiliano Allegri
Arbitro: Nicola Rizzoli (sez. arbitrale di Bologna)
Note. Ammoniti: 43' Julio Cesar, 48' Zanetti, 7' st Abate, 10' st Alvarez, 31' st Van Bommel, 42' st Maicon. Tempi di recupero: 3'-3'.

Commento Inter - Milan:

primo tempo

Stramaccioni recupera capitan Zanetti e lo piazza davanti a Maicon sulla fascia destra.

Sulla fascia sinistra Nagatomo con centrali difensivi i soliti Lucio e Samuel.

A centrocampo ci sono anche Guarin e Cambiasso dietro Alvarez e Sneijder trequartisti a supporto di Milito unica punta.

Parte benissimo l'Inter che si butta in avanti e tiene palla per buona parte dell'inizio partita.

Al 4' il solito Muntari commetto un brutto fallo ai danni di Sneijder ma Rizzoli non lo ammonisce.

Uno dei tanti errori di Rizzoli a sfavore dell'Inter nel derby di domenica è stato anche questo, non ammonire ben 7 interventi da giallo commessi dai milanisti nel corso del match.

L'Inter gioca bene, Guarin a centrocampo fa buona guardia mentre non mi è piaciuto nei primi minuti Zanetti perchè ha perso qualche pallone di troppo.

Al 13' Milito porta in vantaggio l'Inter su punizione battuta da Sneijder, palla giunta a Samuel che crossa per il Principe.

Al 19' sul tiro di Sneijder, e la successiva respinta di Abbiati, Lucio segna ma era stata segnalata una posizione di fuorigioco che c'era.

Al 21' Bonera si infortuna e viene sostituito dal giovane De Sciglio.

Al 32' calcio d'angolo battuto da Sneijder viene raccolto di testa da Cambiasso che manda la palla oltre la linea di porta milanista ma Abbiati la butta fuori e l'arbitro tra le proteste generali non assegna il meritato gol all'Inter.

Al 35' Abbiati dopo aver ben parato un tiro a Sneijder si infortuna da solo ed è costretto ad uscire, sostituito da Amelia.

Al 42' ancora Rizzoli penalizzante nei confronti dell'Inter: Boateng si allunga il pallone e Julio Cesar interviene toccando la sfera ma il milanista cade però l'arbitro fa proseguire l'azione che finisce con la palla fuori!
Episodio terminato dunque e rimessa dal fondo... Rizzoli invece fischia il rigore e ammonisce Julio Cesar tra le proteste generali.

Il rigore viene trasformato da Ibra mettendo il risultato in parità.

Arbitraggio disastroso: ammonizioni non date ai milanisti, in particolare graziati Muntari e Van Bommel, gol non concesso a Cambiasso e rigore regalato al Milan.
Comunque il gol di Lucio era giustamente da annullare, almeno una l'arbitro l'ha azzeccata.

Secondo tempo

Inizia la ripresa e dopo appena 38 secondi di gioco il Milan va in vantaggio con Ibra che sigla la doppietta.

Zanetti viene ammonito al 48'.

Al 50' bomba di Sneijder da centrocampo che cerca di sorprendere Amelia fuori dai pali ma il portiere del Milan ci arriva.

Due minuti più tardi Nesta spinge Samuel dentro l'area di rigore milanista ma ancora una volta Rizzoli ci penalizza non concedendo il penalty.

Al 7' della ripresa finalmente viene concesso il rigore all'Inter per via dell'atterramente di Milito da parte di Abate che viene ammonito.

Dal dischetto il Principe trasforma e il risultato torna in parità.

Brivido al 10' con Muntari che divora un gol a pochi metri dalla porta.

Viene ammonito Alvarez.

Al 16' esce Guarin ed entra Obi.

Partita molto emozionante e vivace, al 27' Nesta su colpo di testa di Pazzini tocca la palla con il braccio ed è rigore netto.

Dal dischetto il Principe trasforma e l'Inter passa in vantaggio!!! Giustizia è fatta!!!

Al 31' finalmente Rizzoli ammonisce per fallo un milanista, si tratta di Van Bommel.

Esce Alvarez ed entra Pazzini.

Al 36' il Milan protesta per un presunto fallo di mano dentro area di Cambiasso, ma il braccio è dietro la schiena.

Alcuni giocatori sono stanchi e altri quasi non ce la fanno più, è in questi momenti che Zanetti innesta il turbo e parte in dribbling sulla fascia; questa volta palla al piede corre per via centrale ma viene fermato da Nesta nei prossimità dell'area avversaria.

Al 39' indovino il cambio: esce Sneijder ed entra Cordoba; per il colombiano si tratta dell'ultima partita Nerazzurra in casa dopo 13 stagioni e Stramaccioni ha fatto benissimo a farlo entrare.

Vincere per 3 a 2 un derby dopo aver subito un arbitraggio scandaloso come questo è già un trionfo, io sono senza voce e non avrò fiato per gridare quando Maicon si inventa un capolavoro al 42' con palla in rete all'incrocio dei pali dopo un tiro da fuori area.

Il brasiliano viene ammonito da Rizzoli per essersi tolto durante l'esultana, la maglietta.

Dopo 3 minuti di recupero il derby termina con la vittoria dell'Inter.

A festeggiare è anche la Juventus che vince 2 a 0 con il Cagliari.

domenica 6 maggio 2012

Parma - Inter 3 - 1 commento

In basso il tabellino di Parma - Inter:

Marcatori: 13' Sneijder, 8' st Marques, 10' st Giovinco, 37' st Biabiany

Parma: 1 Pavarini; 5 Zaccardo, 29 Paletta, 6 Lucarelli; 2 Jonathan, 80 Valiani (32' st Santacroce), 17 Valdes, 8 Galloppa, 7 Biabiany (41' st Modesto); 32 Marques (20' st Okaka), 10 Giovinco
A disposizione: 92 Gallinetta, 24 Musacci, 4 Morrone, 22 Palladino
Allenatore: Roberto Donadoni

Inter: 1 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 55 Nagatomo (1' st Faraoni); 19 Cambiasso, 5 Stankovic (14' st Zarate), 20 Obi; 11 Alvarez (27' st Pazzini), 10 Sneijder; 22 Milito
A disposizione: 12 Castellazzi, 23 Ranocchia, 37 Faraoni, 18 Poli, 41 Duncan.
Allenatore: Andrea Stramaccioni

Arbitro: Daniele Orsato (sez. arbitrale di Schio)

Ammoniti: 20' Obi, 33' Marques, 46' Maicon, 21' st Valdes, 42' st Galloppa.

Recupero: pt 3, st 3.

Commento Parma - Inter:

ancora assente capitan Zanetti e non convocati Guarin e Forlan che non mi sono piaciuti nelle loro ultime partite disputate, tornano invece Julio Cesar, Samuel e Stankovic.

L'Inter parte bene e al 13' va in gol con Sneijder su cross di Stankovic.

In vantaggio i Nerazzurri cercano di addormentare la partita tenendo palla e ci riescono, il Parma ogni tanto fa capolino ma la nostra difesa tiene bene.

Al 20' viene ammonito Obi e al 33' Marques che qualche minuto dopo andrebbe espulso senza esitazioni ma invece Orsato lo grazia.
Per come è andata la partita, questo grave errore dell'arbitro ci è costata la partita.

Al 40' si infortuna Nagatomo alla mandibola dopo il colpo ricevuto da Jonathan.
Si arriva in fretta al 45', 3 minuti di recupero e Maicon viene ammonito.

Male Alvarez che praticamente a parte la buona giocata che ha permesso all'olandese di segnare, per il resto non ha combinato nulla.

Stankovic ha giocato benino, così come Milito che anche se non ha segnato si è mosso molto bene.

Secondo tempo

Nagatomo viene sostituito da Faraoni per via dell'infortunio alla mandibola.

Il Parma parte forte ma l'Inter si difende bene.

Sembra che si possa ben tenere in pugno la partita ma gli avversari pareggiano per via di un grave errore del nostro centrale difensivo: all'8' infatti arriva l'incoscienza di Lucio che cincischia a destra, invece di buttare la palla in avanti e si fa togliere la palla da Giovinco che è abile a correre verso la porta e passare a Marques tutto solo al centro.

Fino a quel momento ero convinto che la partita fosse già finita, quasi mi stavo annoiando e invece abbiamo regalato agli avversari l'1 a 1!

Il colpo subito viene accusato e due minuti più tardi il Parma raddoppia con Giovinco servito in profondità.

L'Inter prova in tutti i modi a reagire, Stankovic va vicinissimo al gol e fino alla fine della partita la squadra di Stramaccioni ci proverà in tutti i modi mancando solo d'un soffio il pareggio.

Al 14' esce Stankovic ed entra Zarate che vivacizza un pò la partita.

Al 22' Paletta dà una manata in faccia a Milito ma l'arbitro lascia proseguire.

Finalmente al 27' esce Alvarez ed entra Pazzini. L'argentino che avevo tanto decantato pochissimi giorni prima, in questa partita ha deluso.

Dal 30' al 35' è un assedio alla porta avversaria, Zarate va vicinissimo al gol ma prima di lui Pazzini era già andato vicino al pareggio.

Dopo queste due incredibili azioni da gol è ancora Zarate a sciupare una ghiotta occasione.

Al 33' è Sneijder ad avere sfortuna sfiorando il palo con il suo tiro.

Al 35' ci provano Lucio e Maicon ma il portiere del Parma è attento.

Sembra che l'Inter debba pareggiare da un momento all'altro nonostante la porta avversaria sia stregata, ma al 37' su contropiede va in gol l'ex Biabiany per un 3 a 1 ormai irrecuperabile.

Ormai la partita è finita ma al 42' Milito va vicinissimo al gol trovando sulla sua strada Lucarelli che gli nega la gioia della rete salvando sulla linea.

Tre minuti di recupero e la partita termina con una sconfitta. Il terzo posto accarezzato nel turno precedente, si allontana nuovamente con il Napoli e l'Udinese che salgono a 58 punti tre punti sopra di noi.

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